segnaliamo
dal sito www.donnealtri.it Le
brave ragazze vanno in paradiso le cattive dappertutto di
Roberta Tatafiore
Uma Thurman ha gli occhi blu sgranati dalla ferocia (Kill Bill Vol.1); Jun Ichikawa non muove un muscolo del viso pallido, sia da pirata cattiva, sia da pirata buona (Cantando dietro i paraventi); Nicole Kidman è tutta un sorriso di ringraziamento verso i suoi protettori, poi tutta un patire in silenzio, infine una maschera furibonda (Dogville).
Per la pirata,
Ermanno Olmi sceglie la celebrazione essenzialista: sei tu, donna,
quella che sa preferire la sottomissione e la pace piuttosto che la trasgressione
e la guerra. E i suoi e gli altrui cannoni taceranno, sembra per sempre.
Quentin
Tarantino sceglie la favola della vendetta per esaltare la sua assassina:
caro Bill, te e quelle vipere delle tue amanti sottomesse, anche se capobanda
anche loro, vi macello. La strage perpetrata da lei è una fontanella
di sangue che sgorga in ameni zampilli e finisce e si incanala festante
tra pozze e fiumiciattoli. E un rivolo rosso che scende silenzioso sulla
neve candida dalle pieghe di un kimono candido. Lars Von
Trier non rinuncia alla sua solita predicazione: donna uguale pazienza,
sopportazione, accoglienza, sacrificio. E però questa volta non
cè la cieca felice che canta la notte prima dellesecuzione
capitale. Dopo averne passate di cotte e di crude, la vittima di Dogville,
comunità rinfrescata dal bene ma che cova in sé il germe
della cattiveria umana, spara. Pam, pam, pam: muoiono i maschi corrotti,
le donne perfide e i bambini aguzzini, e pure quellesaltato moralizzatore
fallito cui lei si era affidata, dicendogli persino che lo amava. In questi film si sono mostrati uomini creativi, eccellenti registi, che omaggiano la forza femminile, proprio quella fisica, che salva il mondo (Olmi) o lo punisce perché quella forza punisce (Tarantino) o perché tanto il mondo è un cane feroce che sbava (Von Trier). E interessante questa svolta, a diversi anni da Thelma e Louise che lasciò gli spettatori interdetti: ma quelle violentone alla fine si buttavano nel burrone! E il dibattito femminista fu: muoiono o volano? Oggi, non cè dubbio, tutte e tre le protagoniste vanno in paradiso, armate di spade, cannoni e pistole. In paradiso e dappertutto. Non si può dire che non sia divertente.
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