Via
Ricordi
C’era una volta tanto tempo fa –in via Ricordi a Milano- un consultorio famigliare che si occupava veramente delle donne, del loro benessere fisico e psichico, di come ottenerlo e conservarlo. Pensate, in sede aveva perfino una biblioteca, e del comitato di gestione facevano parte anche cittadine della zona. Nel 1984 il consultorio si è occupato del problema “menopausa” raggruppando un gruppo di donne della zona, sottoponendole a controlli clinici, offrendo una serie d’incontri con esperti del corpo e della relazione psicologica e invitando caldamente le partecipanti a organizzare attività che mantenessero aggregato il gruppo e operassero nel senso di prevenire disturbi tipici dell’isolamento e della depressione. Così abbiamo cominciato con un corso di esercizi fisici, poi con un corso di musica, un coro, la lettura e la discussione di qualche libro, l’analisi di avvenimenti sociali… Uno spazio tutto per noi, al femminile e sul territorio, per un paio d’ore, al mercoledì. Nel 1986 alcune di noi hanno partecipato alla fondazione dell’Associazione per una Libera Università delle donne e da quel momento il gruppo si è valso delle esperte di questa associazione e si è aperto ad altre donne. Siamo diventate “il gruppo donne del mercoledì”. “Donne” non è una parola tanto bella, non ha la forza della parola “donna” anche se è la somma di donna+donna+donna+donna… Femmine sarebbe stato peggio e anche signore quasi a connotarci come gruppo salottiero. Ma del resto la forma denominativa non è alla base della nostra attività che è invece fatta di curiosità e ricerca e conoscenza. Allora avevamo a disposizione un locale al IV piano di via Ricordi, con una grande finestra e un grande tavolo. Poi il consultorio ci ha trasferito e siamo scese nel sotterraneo dell’ASL, in una stanza più grande ma poco utilizzata e polverosa. Intanto si era chiusa la biblioteca e il bel consultorio aveva ridotto i suoi compiti, ma la nostra salute mentale è sempre stata a cuore agli operatori e noi ogni anno, presentando una richiesta pro-forma, utilizzavamo il “nostro” locale per i nostri incontri. Tutto procedeva bene, il gruppo si allargava, a volte siamo state anche in 30 a seguire per mesi un determinato tema. Ogni tanto ci veniva chiesto di documentare il nostro lavoro al personale amministrativo dell’ASL e a ottobre/novembre presentavamo sempre la richiesta per l’uso del “nostro” locale per l’anno successivo. Tutto è sempre filato liscio ma l’ombra del fiscale era in agguato e il 30 dicembre 2004 l’attuale responsabile ASL distretto III ci ha scritto che no, il locale impolverato (dal troppo uso) serve loro (anche nelle nostre due povere ore settimanali) e più precisamente chiarisce a voce che un gruppo spontaneo di cittadine non è compatibile con l’ assicurazione infortuni dell’ASL! Dopo 20 anni! Quasi quasi potevamo vantare il diritto di usucapione! Così l’ASL ci invia al Consiglio di zona (per competenza) e allora mandiamo una richiesta scritta e partecipiamo a un consiglio e alla fine della storia oggi ci viene assegnato un locale in via Ricordi 4 nel Centro anziani del Comune previa iscrizione (sempre per via dell’assicurazione infortuni) di qualche partecipante. Il cane Mosè in deroga al regolamento è tornato nella caserma dei Vigili del fuoco di piazzale Cuoco. Deroga per un cane, per un gruppo di donne no! Gruppo donne del mercoledì 1-04-05 |