Nuove Virtù
di Barbara Mapelli

dal maggio 2006

 
Marie-Hélène Vieira da Silva

Nel   ciclo   di   incontri   che   abbiamo   tenuto   nell'ottobre-novembre 2005 abbiamo discusso - sulla base del mio testo  Nuove virtù -
ci siamo confrontate, e il gruppo ha prodotto una serie di testi di scrittura narrativa, sui temi proposti nel programma iniziale: le trasformazioni del contemporaneo, e in particolare delle relazioni tra i due generi, e il senso di un rinnovamento della moralità nella realtà mutata, e soprattutto
del nostro formarci e divenire soggetti morali sessuati nel mondo che cambia, che ci pone e a cui poniamo nuove domande.

E forse la prima è proprio cosa si debba intendere per virtù o nuove virtù.

Credo che si possa intendere per virtù - anche se ogni risposta appare necessariamente approssimativa e incompleta - la ricerca personale di ciascuno e ciascuna di valori, di conoscenze che consentano di rielaborare le proprie esperienze per apprendere a pensarsi e divenire soggetti morali,  persone che sanno ancora scegliere e leggere nel mondo, per sé e nelle relazioni con gli altri e le altre, i riferimenti a 'ciò che è bene e ciò che è male'. Nel mio testo propongo alcuni percorsi in questa direzione, discutendo di virtù rinnovate attraverso, soprattutto, il contributo delle culture e del pensiero delle donne.

Si tratta di suggerimenti e un avvio alla riflessione personale e condivisa, quale abbiamo tatto nei nostri primi incontri, ma il discorso è complesso e coinvolge ogni dimensione della biografia e della quotidianità di ciascuna; ci pare dunque utile e necessario proseguire il nostro lavoro comune sulla base di una mia proposta, subito accettata dai gruppo.

Pensiamo di riflettere ancora e scrivere sulle virtù che abbiamo già considerato, ma che non c'è stato tempo, a nostro parere, di approfondire, e continuare poi il confronto e il lavoro di scrittura sulla base di altri stimoli/virtù, che potrebbero completare o almeno ulteriormente arricchire l’orizzonte dei nostri dialoghi, dell’autoriflessività di ciascuna.

Posso proporre alcuni suggerimenti di lettura, semplicemente sulla base di quanto alcuni testi mi siano serviti, soprattutto negli ultimi mesi, per avviare alcune riflessioni. Propongo prevalentemente testi letterari, di lettura più gradevole e, a mio parere, capaci di suscitare, attraverso la narrazione di storie altrui, la riflessività sulla propria.


Etty Hillesum, Diario, Adelphi, Milano 2005

Antonia Pozzi, Parole, Mondadori, Milano 1999 (è una raccolta di poesie)

Alice Munro, consiglio la lettura di tutte cinque le raccolte di racconti pubblicati in Italia:

   Stringimi forte, non lasciarmi andare, La tartaruga, Milano, 1998

   Nemico, amico, amante…, Einaudi, Torino, 2003

   In fuga, Einaudi, Torino 2004

   Il sogno di mia madre, Einaudi, Torino 2004

   Il percorso dell’ amore, Einaudi, Torino 2005

Nafisi Azar, Leggere Lolita a Teheran, Adelphi, Milano 2003

Albert Camus, Taccuini (tre voli.), Bompiani, Milano 2004

 


Il primo incontro del ciclo è previsto per il 3 maggio 2006