Scienziate per il clima

di Liliana Moro


Fisica indiana. Nata nel 1952, nell'India settentrionale, visti gli effetti del programma di “aiuto” della Banca Mondiale nel suo paese, decise di dedicare tutte le sue energie e le sue conoscenze scientifiche alla salvaguardia dell'ambiente. Fondò nel 1982 il Centro per la Scienza, Tecnologia e Politica delle Risorse Naturali. L'incontro con le donne del movimento "Cipko", che abbracciano i tronchi a rischio abbattimento nelle foreste dell'Himalaya, le ha permesso di ampliare la comprensione di nessi tra ecologia e femminismo.
Nel 1991 Vandana Shiva ha fondato Navdanya, un movimento per proteggere la biodiversità, specialmente dei semi autoctoni (native seeds) in via di estinzione a causa della diffusione delle coltivazioni industriali. Nella visione di Vandana Shiva, la riproduzione femminile e la riproduzione agricola sono due processi vitali che hanno la stessa capacità di sottrarsi e di resistere alla mercificazione. 
La scienziata è molto nota anche in Occidente dove ha portato la sua battaglia contro gli OGM, l'industrializzazione dell'agricoltura, la desertificazione. Per queste sue posizioni subisce molte critiche ma riceve anche riconoscimenti e incarichi di prestigio.

vedi anche: Vandana Shiva


 

Lynn Margulis

Chicago 1938 - Amherst 2011. Biologa, ha proposto una sua innovativa visione dell’origine della vita sulla terra, oggi accettata universalmente.
Introduce come fattore per spiegare l’evoluzione degli organismi viventi la teoria dell’endosimbiosi, considerata una delle grandi scoperte del XX secolo. Partendo dalle sue ricerche sulle cellule eucariote, dimostra che il principio della competizione non basta a spiegare la diversità in natura, e che occorre considerare anche gli effetti della cooperazione.
La convinzione dell’analogia tra microcosmo e macrocosmo porta poi la scienziata a formulare, insieme a James Lovelock, “l’ipotesi Gaia” che considera la Terra come un organismo vivente, un sistema fondato sulla relazione globale della vita sull’intero pianeta: grazie ad essa siamo più consapevoli delle ricadute sull'intero pianeta dei comportamenti umani, dell'attività industriale, delle devastazioni ambientali prodotte nelle zone più antropizzate.

 


Laura Conti

 

Nata a Udine nel 1921, morta a Milano nel 1993. E' considerata la fondatrice dell'ambientalismo italiano a causa delle sue battaglie per la salute dopo il disastro di Seveso (1976) che inondò la Brianza di diossina.
Combatté il fascismo e venne anche rinchiusa nel Lager di Bolzano, finita la guerra completò i suoi studi in Medicina con la specializzazione in ortopedia. Alla cura delle persone affiancò la cura della società, assumendosi impegni anche politici (fu parlamentare) e in associazioni come "Medicina democratica" e "Legambiente".
Scrisse molti libri di educazione scientifica, tra cui: Sesso ed educazione, 1971 ; Che cos'è l'ecologia, 1977 ; Una lepre con la faccia di bambina, 1978

"Laura Conti ha fatto capire agli italiani che, oltre all’ecologia delle piante e degli uccelli, conta anche quella delle fabbriche, dei lavoratori, delle periferie urbane" come recita la motivazione del Premio Firenze-ecologia che le venne assegnato nel 1977

 



Rachel Carson

Biologa e zoologa statunitense, nata nel 1907 e morta nel 1964. Il suo libro "La primavera silenziosa" (1962) viene posto alle origini dell'ambientalismo negli USA.
Nata in una famiglia contadina, grazie alle sue capacità potè proseguire gli studi fino alla laurea in zoologia nel 1932, e a un master. Poi dovette lavorare per mantenersi e fu assunta dal dipartimento della pesca come biologa marina. Scrisse diversi articoli e testi di divulgazione scientifica sulla vita acquatica, molto apprezzati dal pubblico perchè anche letterariamente validi.
Dopo la seconda guerra mondiale si occupò dei fitofarmaci, del DDT in particolare, di cui denunciò la pericolosità. Lavorò a "La primavera silenziosa" per anni ma continuò anche dopo la pubblicazione e il successo a studiare gli effetti sulla catena alimentare dei prodotti industriali usati in agricoltura. Grazie al suo impegno il DDT venne messo al bando.
Donna molto generosa, si fece carico della madre, dei figli della sorella morta prematuramente e poi anche del bimbo di una nipote deceduta in giovane età.

 

 

Ellen Swallow Richards

Chimica statunitense, nata nel 1842 e morta nel 1911. Fu la prima donna che ottenne una laurea al MIT nel 1873. Oggi è considerata fondatrice dell'ecologia e dell'ingegneria ambientale. Si occupò in particolare dell'inquinamento provocato nelle acque e nell'atmosfera dagli scarichi industriali. Visse nel Massachusetts dove la casa sua e del marito Robert Richards, docente di chimica, divenne un modello di abitazione ecologica. Fu molto attiva nell'istruzione delle donne, per le quali organizzò dei corsi specifici, essendo escluse dai corsi universitari.

vedi anche Ellen Swallow Richards

 


Le biografie sono tratte da Sara Sesti e Liliana Moro "Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie" , Ledizioni, 2020



 

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