Abbiamo ricevuto copia di questa lettera e volentieri la pubblichiamo perchè tratta di un argomento che ci sta particolarmente a cuore:

le "Scienziate invisibili"

A proposito di Ellen Swallow, fondatrice dell'ecologia


di Mara Maffei Gueret


Ellen Swallow con gatto



Chiarissimo prof. Massimo Riolfatti,

dopo aver partecipato alla prima lezione di presentazione del Corso di Perfezionamento in Ecologia Umana (cui sono stata ammessa) il giorno 11 gennaio 2003 in aula I. Nievo a Palazzo Bo (Padova) ed aver mancato la frequenza alla lezione del Prof. Viola del 18 gennaio causa un passeggero malessere influenzale, desidero inviare questa mia riflessione sulle differenze di genere.
Tavola rotonda (dell'undici gennaio) maschile a parte, il non aver sentito in quel contesto il nome di Ellen Swallow fra i fondatori dell'Ecologia (vedi "Ellen Swallow: The Woman Who Founded Ecology" by Robert Clarke - Chicago, 1973) mi porta oggi appunto alla stesura di questo mio breve, informale e sicuramente inesaustivo contributo, mossa dalla necessità di riappropriarmi di un tassello di storia della disciplina posta dal genere femminile, quale utile mattone per fondare una spesso non semplice identità. Dal Rapporto Figlie di Minerva : "Per poter avere gli stessi riconoscimenti e la stessa carriera, una scienziata o una ricercatrice deve essere 2,6 volte più brava di un suo collega maschio" ("Figlie di Minerva. Primo rapporto sulle carriere femminili negli enti pubblici di ricerca italiani", curatrice del volume Rossella Palomba, Istituto di Ricerche sulla Popolazione, CNR - Franco Angeli ed., Milano, 2000).

Dato che "l'apertura delle università alle donne, avvenuta per la prima volta nel 1860 in Svizzera e in seguito negli altri paesi europei, segnò la svolta, indicando il momento in cui il contributo femminile alla ricerca scientifica potè estendersi in tutte le direzioni; e che prima di allora solo le Università italiane avevano insignito di un titolo accademico, in via eccezionale, alcune donne ritenute speciali come la nobile veneziana Elena Cornaro Piscopia che fu la prima al mondo ad ottenere una laurea, attribuitale proprio dall'Università di Padova, in filosofia, nel 1678,"(La biografia è tratta da "Scienziate nel tempo. 70 biografie" di Sara Sesti e Liliana Moro, edizioni LUD, Milano, 2010, che puo' essere richiesta a: infosguardi@fastwebnet.it) penso che oggi si potrebbe dedicare il giusto spazio ad una figura come quella di Ellen Swallow.

Di Lei possiamo leggere nel sito http://curie.che.virginia.edu/scientist/richards.html:

Ellen Swallow Richards (1842-1911)


Ellen Henrietta Swallow was born in Massachusetts on December 3, 1842. At age 26, she entered Vassar College, having only four years of prior formal education, finishing the four year program in two years. She was admitted to study at the Massachusetts Institute of Technology "as an experiment" in January of 1871. By making her work indispensable, she avoided dismissal, working in a small basement laboratory. She became the first woman to be earn a bachelor of chemistry degree in America. After the isolation of a new metal, vanadium, Vassar awarded her an arts master degree. She was denied a request to study for a doctorate at MIT, which then promptly voted not to admit women. She remained an assistant to the men at MIT and began teaching science to female schoolteachers at night. In a renovated MIT garage, she opened the Science Laboratory for Women, the first of its kind in the world. It was here that she began her study of ecology which caused great controversy due to newly exposed environmental problems. In 1884, Richards became the nation's first female industrial chemist after the women's lab was closed at MIT. She lobbied the science hierarchy for a discipline which she called "Human Ecology." When this effort failed, she attempted to create a multidisciplinary profession by the same name. Melvill Dewey denied ecology a place in his classification system and the name was changed to "home economics." After having written her keynote address to the First World Congress on Technology, Ellen Swallow Richards died of heart disease on March 30, 1911.

Molti sono i siti italiani e nel mondo che a questa figura dedicano spazio (basta digitare il suo nome su di un motore di ricerca, provare per credere). Le notizie sotto riportate sono tratte dal libro di AA. VV. , Itis Molinari, Profumi di donne, Cuen, 1999:

"Ellen Swallow fu la fondatrice dell'ecologia. Oggi di questa disciplina si sente tanto parlare ( a volte anche troppo ed a sproposito) ed è riconosciuta come una vera e propria scienza, ma ai suoi tempi, a fine 800, non esisteva e, malgrado le sue lotte, anche contro alcuni insigni medici e chimici per sollevare i problemi dell'ambiente, loro sapete come chiamarono l'ecologia? Economia domestica.
Secondo gli scienziati di allora l'ecologia era poco più che lavare i piatti sporchi o tenere ben pulita e areata la casa, una faccenda per signore. Quando si cominciò a parlare di ecologia umana, Ellen Swallow ci lavorava già da parecchio tempo, da quando con il suo insegnante al MIT (Massachusetts Institute of Technology) organizzarono un laboratorio per una nuova disciplina che chiamarono chimica sanitaria. Riuscì anche ad ottenere un posto come insegnante di questa materia presso il MIT, e questo era un grande onore, perché fu, allora, la prima e unica donna che riuscì ad ottenere una laurea al MIT; insegnò al MIT, ma le fu negata una cattedra perchè subito l'istituto votò per non ammettere donne nei propri laboratori. Allora divenne, dopo la chiusura del laboratorio femminile, la prima donna ad esercitare la professione di chimica industriale.

Raggiunse infatti la notorietà per il suo lavoro di analisi delle acque, cimentandosi in questa, che era considerata una nuova scienza e analizzando una quantità infinita di campioni di acque provenienti da scarichi domestici e industriali, sistemi fognari, eccetera; il tutto però richiese lo sviluppo di nuove tecniche ed apparati di laboratorio che dovette creare da se'.
Questa indagine sanitaria portò alla produzione delle prime tabelle al mondo di purezza delle acque e quindi ottenne l'allestimento del primo laboratorio per i test di purificazione degli scarichi idrici.

Nel campo della mineralogia riuscì ad isolare un metallo allora sconosciuto, il vanadio, e per questo le conferirono un master nelle arti. Ma l'ecologia rimase la questione che la appassionò per tutta la vita. Già allora uno dei problemi più seri della civiltà era la pulizia delle acque e dell'aria, e non solo negli States ma proprio in tutto il mondo: le fabbriche disperdevano liberamente fumi densi e scarichi maleodoranti, case e uffici erano riscaldati soprattutto a carbone. Per questo tentò di sensibilizzare i cittadini anche, perché no, scrivendo trattati (una quindicina) in merito all'alimentazione corretta, alla progettazione di edifici più sani e sicuri ed in genere sulle caratteristiche ottimali degli ambienti domestici. In questo si rivolse soprattutto alle donne, non perché fosse dell'idea che la donna dovesse necessariamente essere considerata solo come casalinga, ma perché di fatto erano le signore ad essere costrette a combattere giorno dopo giorno per mantenere, per quanto possibile, le condizioni igieniche ad un livello accettabile nelle famiglie; a questo scopo tenne anche corsi in casa sua dedicati a tutti coloro che vi volevano partecipare, senza discriminazioni.

La sua casa, del resto, era molto particolare: la ridisegnò lei stessa, facendo particolare attenzione al sistema di riscaldamento e a quello di ventilazione, tanto che la casa dove abitavano lei ed il marito Robert Richards veniva chiamata "il centro del benessere" da tutti quelli che la frequentavano, ed erano molti, tra cui persino degli studenti di ingegneria a fare rilevazioni e studi.

Ellen Swallow ci ha insegnato che si tratta di una battaglia lunga e senza tregua, in cui ogni piccolo risultato, però, può avere grandi conseguenze."

 

Buon lavoro e grazie per l'attenzione

dott.ssa Mara Maffei Gueret