CASSANDRA
di Christa Wolf

Elisabetta Vergani
traduzione
di Anita Raja
drammaturgia
e regia di Maurizio Schmidt
con
Elisabetta Vergani
percussioni dal vivo Danila Massimi
luci Loredana Oddone
elettricista Irene Maccagnani
costumi Stefania Basile
suoni Ramberto Ciammarughi
Il
mito di Cassandra
Quello di
Cassandra è un mito antichissimo, capace di parlarci da profondità
remote.
La vicenda è nota: Cassandra, figlia prediletta del re di Troia,
è ritenuta pazza perché si oppone, unica fra tutti e con
tutte le sue forze, all'entrata in città del "cavallo"
donato dai greci. Dopo il funzionamento dello stratagemma e la distruzione
di Troia, i greci rimarranno gli unici a raccontare la sua storia e la
scriveranno a modo loro: chiamandola "veggente" e facendo nascere
il mito della profetessa medio-orientale che, per essersi negata al dio
dei greci Apollo, viene condannata a non essere creduta dai suoi contemporanei.
I greci, gli inventori del teatro tragico, concluderanno poi quella vicenda
da par loro: nell'unica tragedia rimasta che parli di lei (l'"Orestea"
di Eschilo), Cassandra verrà uccisa come preda di guerra davanti
alle mura di Micene in terra greca. Da lì lancerà, prima
di morire, la sua ultima profezia di sciagura verso quella civiltà
che ora si crede padrona del mondo.
Nasce così
il mito della profetessa di sventura. Cassandra è diventato il
toponimo del dire la verità e non essere creduti, predire la sventura
che sta per avvenire, essere di malaugurio. Nella nostra lingua il suo
nome è sempre pronunciato in forma dispregiativa.
Eppure - a guardar bene - tra i cinquanta ben più famosi figli
di Priamo è lei ad essere sopravvissuta. La sua tragedia è
quella di ogni lingua perdente, inascoltata anche se dice la "verità".
A livello mitico, non è secondario che ad essere capace di prevedere
il futuro (semplicemente perché disposta a guardare il presente)
sia una donna. Una donna che prevede la catastrofe cui va incontro la
sua città e cerca disperatamente con la parola di fermarla.
Quasi fosse il primo intellettuale moderno affacciato sul baratro del
sapere, Cassandra che non rinuncia a dire anche se rimane inascoltata
è forse l'emblema di ogni concezione civile della cultura. Entra
nel libro nero della nostra memoria collettiva perché rompe un
tabù: dice alla comunità ciò che spesso è
ovvio al singolo individuo. Il suo mito cerca di ricomporre quella frattura
che fa dell'uomo occidentale aggregato in società un animale molto
più stupido di quanto sia nell'intimo della propria coscienza.
Tremila anni
dopo possiamo dirlo: la provocatrice Cassandra aveva ragione, sia nel
profetizzare la fine di Troia che nel profetizzare la fine di Micene,
la capitale dell'impero vincente. Di entrambe, impietosamente, rimane
ciò che la storia ci ha tramandato: rovine.
"Che
essi ahimè non sanno vivere: è questo il vero pericolo mortale"
Nella famosa riscrittura di Christa Wolf - un cult-book da varie generazioni
- una donna di oggi davanti a quelle rovine si chiede: chi era davvero
quella donna prima che un greco scrivesse di lei? E la storia di Cassandra
diventa la storia della dolorosa scoperta dell'estraneita al proprio mondo.
La storia di un dolore psichicamente insopportabile, di una sacerdotessa
senza la fede persa nelle pratiche del culto di corte, che all'improvviso
scopre in sè la capacità di "vedere" semplicemente
ascoltando le reazioni del proprio corpo di fronte a segnali cui nessuno
dà peso, ma che sono sotto gli occhi di tutti. Quella che gli altri
chiamano paura, per lei diviene sapienza.
Vede così in anticipo ciò che tutti sembrano non vedere:
la rovina sicura di una guerra giustificata da bugie che colpiscono l'immaginazione
ed ottundono il cervello. Davanti alla "bugia di stato" del
rapimento della bella Elena da parte di Paride sentirà in sè
nascere un disgusto che non troverà forma di espressione se non
contro se stessa: un delirio, una malattia che abiterà il suo corpo
alla ricerca disperata di una voce per salvare la città che tanto
ama.
Poi uscirà dal palazzo, negherà i suoi compiti di sacerdotessa
ufficiale, scoprirà un gruppo di fuoriusciti che resiste e tramanda
antiche usanze religiose cariche di una fede e di un amore sconosciuti.
Allora dal fondo del suo malessere vedrà che ad oscurare le menti
è una logica di false alternative che tutti hanno accettato: uccidere
o morire. Cassandra troverà finalmente la voce e sarà un
grido pieno di dolore: tra uccidere e morire c'è una terza via,
vivere. Quello che nessuno sa più fare.
Poi seguirà il proprio destino: i suoi concittadini la chiameranno
matta e resteranno immobili di fronte al suo delirio sacro in nome della
vita. Lei guarderà con immenso dolore l'avvicinarsi della inevitabile
fine della città che un tempo amava.
"Ecco
dove accadde, lei è stata qui"
Il plot del
romanzo di Christa Wolf è assai semplice: una donna moderna (una
scrittrice in viaggio turistico) di fronte alle rovine della Porta dei
Leoni di Micene, vive una allucinazione, torna indietro di 2500 anni e
vede Cassandra trasportata in trionfo quale vittima sacrificale dai vincitori
greci sotto quella stessa porta. Nello spazio di un tramonto, di fronte
alle stesse pietre che hanno conosciuto il mito, si identifica con Cassandra
che nel momento della morte vede scorrere nella propria memoria tutta
la sua vicenda.
"Cassandra" è una telefonata all'antichità, la
connessione tra due donne al di là del tempo. Ma soprattutto tratta
di una capacita di "vedere" perduta: è una struggente
indagine femminile su quell'errore dell'intelligenza costretta da false
alternative da cui nasce ogni guerra e sulla irresponsabilità del
non voler "vedere" quell'errore. Perchè, grida la Cassandra
di Christa Wolf, "si sa sempre quando comincia la guerra, mai quando
comincia la vigilia della guerra".
La drammaturgia
nasce dalle suggestioni derivanti dall'Iliade, da una parte e dal romanzo
di Christa Wolf dall'altra; la realizzazione scenica dall'incontro tra
il lavoro di una attrice nel pieno della sua maturità espressiva
(Elisabetta Vergani) e di una percussionista etnica di grande talento
(Danila Massimi).
Il progetto
continua un filone di lavoro da tempo avviato da Farneto Teatro - quello
dell'interrogazione al mito e sullo spazio del sacro - che nei quattordici
anni della sua storia ha condotto a varie realizzazioni, da quelle lontanissime
milanesi ("L'Orazio" di H. Muller, "Verso Cassandra 1"
dai diarii di H. Schliemann 1992) a quelle umbre più recenti ("La
nuova leggenda di Ognuno", "Medea" di C. Alvaro, "San
Paolo" di P.P. Pasolini, 2000-2003). Anche il tema della guerra è
stato da sempre presente nei progetti di Farneto ("Un uomo è
un uomo" di B. Brecht, "Arlecchino Militare", 1995-2005)
Recensioni
stampa
Cassandra,
una donna sola contro la guerra
Non era facile rendere con un monologo la densità tematica e ideologica
del romanzo, ma l'operazione riesce (e consiglia allo spettatore ignaro
la lettura del libro della Wolf) grazie all'intenso, compatto impianto
drammaturgico di Maurizio Schmidt e alle suggestioni della Massimi, donna-orchestra
che crea la tessitura sonora per l'ultimo, disilluso, atroce sfogo di
Cassandra prima di morire nella reggia di Agamennone, vittima della gelosia
di Clitennestra. Alle prese con un testo di fluviale eloquenza e di accesi
furori, avvolta in un bianco sudario come una mummia riemersa dai secoli,
scossa dai fremiti del suo disperato profetare che è coscienza
di un presente barbaro, e alla fine prigioniera delle corde del suo supplizio,
la giovane Vergani è ammirevole per trascinante impeto.
(Ugo Ronfani, Il giorno 28-3-06)
Cassandra appassionata
Una vuota scena cupa è lo spazio rituale in cui prendono forma
e carne le parole di Cassandra rievocata come nel romanzo dalla figura
contemporanea di una donna che si ferma davanti alla Porta dei Leoni di
Micene per interrogarele rovine e I miti che in esse si nascondono. Appassionata,
Elisabetta Vergani si concede al suo personaggio con una vis drammatica
generosa. Le scene trovano un equilibrio grazie agli interventi della
percussionista Danila Massimi che rievoca voci ed atmosfere arcaiche.
Il monologo trova il suo momento migliore alla fine, quando Cassandra
ormai prigioniera viene sollevata verso l'alto da quattro corde in un'efficace
immagine di vittima sacrificale.
(Sara Chiappori, La Repubblica 23-3-06)
Il grido di Cassandra
Se la rilettura di Christa Wolf dona nuova vitalità al mito, la
forza espressiva dell'attrice Elisabetta Vergani rende omaggio alla straordinaria
complessità del personaggio restituendo con intensità il
dolore della sacerdotessa ormai senza fede, la spiazzante novità
di questa edizione è attribuibile alle percussioni di Danila Massimi,
che accompagna Cassandra lungo il suo difficile percorso emotivo e spirituale,
dondolandola al suono della sua chitarra, svegliandola con quello dei
tamburi di guerra degli Achei, o ancora riscuotendola dal suo furore estatico
con uno strumento in grado di riprodurre il suono delle onde del mare.
E se non fossi certa di trovarmi all'interno di un teatro, giurerei di
essere su una spiaggia attorniata dalle trireme.
(Isabella Valleri, Musical! Aprile 2006)
Rivive il mito di Cassandra profetessa contro il potere
Come nel testo della Wolf la scena si apre con l'immagine di una scrittrice
di oggi che, di fronte alle rovine di Micene rivive, tra allucinazioni
e ricordi, il mito di Cassandra. Le quattro corde che calano dall'alto,
in un gioco di avvolgimenti e imbragature, si trasformano in tempio, prigione,
palazzo.. A sottolineare il percorso della profetessa di sventura che
non rinuncia a dire la verità, le percussioni dal vivo di Danila
Massimi.
(Livia Grossi, Corriere della Sera 14-3-06)
Elisabetta
Vergani in "Cassandra"
Farneto Teatro
Associazione Culturale
Sede: Via Santa Giuliana 148 06015 Pierantonio (PG)
Telfax: 075/9420297 Email: teatrofarneto@tiscali.it
Farneto Teatro
progetti realizzati 1990/2004
"Farneto
Teatro" é una associazione culturale fondata da Elisabetta
Vergani e Maurizio Schmidt nel 1990, la cui finalità é l'integrazione
tra competenze differenti: musica, teatro, arti visive. La sua progettualità
deriva da questa caratteristica elettiva: vi sono associati decine di
professionisti nei vari settori culturali.
La sede produttiva é un antico romitorio sito nella Tenuta di Ascagnano
di Umbertide (PG).
Progetto
Est Europa (1991-1993)
tragitto
di esplorazione della drammaturgia dell'Est Europa attraverso tre spettacoli
Produzione con il Teatro Out Off di Milano.
"Memorandum"
di Vaclav Havel, (Milano, Roma 1991/1993)
"L'Orazio" di Heiner Muller, (Milano 1992
"Verso Cassandra 1" da Heinrich Schliemann (Milano 1992)
"Verso Cassandra 2" da Crista Wolf (Umbria, Milano, Roma 2004/2005)
Teatro fuori
dal teatro (1995-2004)
Eventi teatrali
itineranti realizzati in luoghi di particolare interesse storico con la
partecipazione delle comunità locali
"Un
uomo é un uomo" di B. Brecht (estate 1995)
Bunker antiaereo di Udine, Cantiere sotterraneo delle Logge di Palzzo
Bufalini a Città di Castello, Officine della Ferrovia Centrale
Umbra di Umbertide, Parco della Pace di Pietralunga, Quartiere dell'"anfiteatro
romano" di Bevagna
"Arlecchino Militare" memoria di una commedia perduta dei comici
dell'arte (estate 1995, 2004)
Castello di Udine, Pieve del Vescovo di Corciano, Rocca Minore di Assisi,
Villa Fidelia di Spello
"Sogno di una notte di mezza estate" di W. Shakespeare (estate
1996, 1997)
Pieve del Vescovo di Corciano, Rocca Maggiore di Assisi, Giardini di Palazzo
Vitelli a Città di Castello, Castello di Brescia, Castelgrande
di Bellinzona (CH),
"Volpone" di B. Jonson (estate 1997)
Antiche mura del borgo di Corciano, Piazze di Narni e Senigallia
"La dodicesima notte" di W. Shakespeare (estate 2002)
Collina del convento di S. Agostino di Corciano
"Le dieci giornate del Decameron" di Giovanni Boccaccio (estate
2003 e 2004) Borgo di Corciano
Castello
di Bellinzona: "Sogno di una notte di mezza estate" 1997
Inventori
e Invenzioni (1995-1999)
Eventi multimediali,
convegni, mostre in collaborazione con Musei Scienza e Tecnica Milano
e Firenze, Fond. Cini Venezia, Fond. Querini-Stampalia Venezia, Fond.
Marconi Bologna, Ist. Elettr. Naz. "Galileo Ferraris" Torino.
"Serata Leonardo" (1995, Museo della Scienza e della Tecnica
di Milano)
intervista multimediale impossibile al grande inventore
"Omaggio a Guglielmo Marconi" (1996, Villa di Pontecchio, Bologna),
rappresentazione multimediale sulla facciata della Villa di Pontecchio
per attori, musica, proiezioni e fuochi in rievocazione dei primi esperimenti
sulla radio
"Da Manuzio a Internet" (Fondazione Cini di Venezia)
allestimento espositivo multimediale di suggestioni e macchine sulla storia
della stampa(1997,
Ideazione e realizzazione di vari filmati documentari, di una intervista
a esponenti della cultura italiana sul rapporto tra libro ed internet,
di un CD-Rom sulla storia della stampa con De Agostini.
"Forza Motrice - Galileo Ferraris e l'invenzione del trasporto dell'energia"
(1998, Castello di Venaria Reale, Torino)
mostra interattiva di macchine e suggestioni visive
"Horror vacui? - Torricelli e la scoperta del peso dell'aria"
(1999, Giardino di Boboli, Firenze)
allestimento scenografico-scientifico interattivo in collaborazione con
Piero Angela
Terme di Saturnia "Water Music" di Haendel 2000
Sacre rappresentazioni
(2000-2002)
"La
nuova leggenda di Ognuno" di Maurizio Schmidt (estate 2000)
sacra rappresentazione sui sagrati delle cattedrali per il Giubileo del
2000 promossa dalla Regione dell'Umbria Produzione del Consorzio Aubade
composto da Farneto, Atmo e Fontemaggiore
Piazza di Bastia Umbra, Palazzo Baviera di Sinigallia, Piazza dei Papi
di Viterbo, Stadio Santa Giuliana di Perugia, Sagrato della Cattedrale
di San Rufino di Assisi
"San Paolo progetto per un film mai realizzato" di Pier Paolo
Pasolini regia di Maurizio Schmidt (2001) oratorio civile multimediale
con Virginio Gazzolo. Teatri dell'Umbria e delle Marche, Milano e in distribuzione
Altri eventi
teatrali (1992-2002)
"Cristoforo Colombo-Elogio a chi in America ci va sbagliando strada"
di Maurizio Schmidt (estate 1991)
spettacolo di piazza, tournee estiva in Sicilia, premio Arta Terme
"Piccolo circolo chiuso" di Salvatore Licitra (estate 1992)
rappresentazione multimediale itinerante ispirata a incisioni di Mimmo
Palladino realizzata nell'ex mattatoio comunale allagato di Benevento
(Festival "Benevento Città Spettacolo 1993")
"Water Music" di G. F. Haendel (capodanno 2000) , son et lumiere
per orchestra, attori, chiatte, macchine sceniche e fuochi sulla
sorgente termale di Saturnia
"La lunga notte di Medea" di Corrado Alvaro (primavera 2003)
in collaborazione con la Fondazione Alvaro per il Convegno Internazionale
presso la Cittadella di Assisi
Elisabetta Vergani
E'
nata a Milano il 15 novembre 1966. Maturità classica conseguita
presso il liceo G. Berchet di Milano. Diplomata come attrice presso la
Scuola Civica d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano nel
1991. Fondatrice dell'associazione teatrale Farneto Teatro con cui collabora
dal 1992.
Spettacoli
teatrali
2003
Tracce di Anne di M. Crimp, regia di Paola Rota, Teatro Stabile di Torino
La lunga notte di Medea di C. Alvaro, regia di M. Schmidt, Farneto Teatro
e Fondazione Alvaro (ruolo: Medea)
I promessi sposi alla prova di G. Testori, regia di M. Schmidt, Elsinor
Sala Fontana Milano (ruolo: Lucia)
Le dieci giornate del Decameron di G. Boccaccio coregia con Maurizio Schmidt,
Corciano Festival
2001/2002
Saulo di Tarso di O.S. Milosz, regia di M. Schmidt, Festa del Dramma Popolare
di San Miniato
San Paolo - progetto per un film mai realizzato di P.P. Pasolini, regia
di M. Schmidt, Farneto Teatro
La dodicesima notte di W. Shakespeare, regia di M. Schmidt, Farneto teatro
(ruolo:Viola)
2000
La seconda vita di Francesco d'Assisi di J. Saramago, regia di Marco Baliani,
Teatro Stabile di Roma (ruolo:Agnese)
La nuova leggenda di Ognuno da H. von Hoffmanstal, regia di M. Schmidt,
Farneto, Atmo, Fontemaggiore
Il viaggio di Saturno dentro il tempo, coregia con M. Schmidt, son et
lumière sulla sorgente termale di Saturnia per voce recitante e
orchestra sulla "Water Music" di G.F.Haendel
1998/99
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di
L. Sepulveda, regia di Tino Carrara, La Piccionaia - I Carrara, Vicenza
1998
Cenerentole nel Castello, regia di Jolanda Cappi, Teatro del Buratto Milano
1997
La vita difettosa studio, regia di Roberto Bacci, CRST Pontedera
Volpone di B.Jonson, regia di Maurizio Schmidt, Farneto Teatro (ruolo:
Mosca)
Giufà, Guha, Giocà, Nassreddin Hoca, regia di Marco Baliani,
ETI e Delphinos per "I porti del Mediterraneo"
1996
La confessione di A. Bassetti, ("Libertà") regia di Walter
Manfré, Teatro Nazionale Milano
Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare regia di M. Schmidt,
Farneto Teatro alla Pieve del Vescovo di Corciano, alla Rocca Maggiore
di Assisi e ai giardini di Palazzo Vitelli di Città di Castello
(ruolo: Elena)
1995
Un uomo è un uomo di B. Brecht regia di M.Schmidt, Farneto Teatro
(ruolo: la Moglie e la Vedova Begbick)
Arlecchino militare spettacolo teatrale itinerante da canovacci della
commedia dell'arte, regia di M. Schmidt. Farneto Teatro, Pieve del Vescovo
di Corciano (Pg) e Rocca Minore di Assisi. (ruolo: Corallina e Rosaura)
Lux fulgebit per la "Trilogia della sacra rappresentazione",
Autunno Musicale di Como, Sant'Abbondio Como (ruolo: l'angelo)
L'eccezione e la regola di B.Brecht, regia di G. Strehler Piccolo Teatro
di Milano (ruolo: guida della seconda carovana)
Terrore e miseria del Terzo Reich di B. Brecht, regia di Carlo Battistoni,
Piccolo Teatro di Milano (ruolo: la moglie ebrea)
1994
Predilezioni testo e regia di Simona Gonella, Laboratorio Teatro Settimo
Torino (ruoli: Emily Dickinson e Marina Cvetateva)
Il viaggio di Yonek di M. Pernich, Castello di Avio Trento (ruolo: La
donna fiore)
L'angelo e il cavaliere di B. Tognolini, Castello di Stenico Trento (ruolo
La donna fiore)
Il castello dello zodiaco di M. Pernich, Castello di Pergine Trento (ruolo:
La donna dell'acqua), regie di M.Maimone e V. Festi
Sotto il letto commedia musicale per bambini di F. Paganini e M. Schmidt,
regia di M. Schmidt, Teatro Sala Fontana Milano.
1993
Piccolo circolo chiuso di S. Licitra e Mimmo Paladino, regia M. Schmidt,
Milano e Festival "Benevento Città Spettacolo" (monologo)
L'aquila del re ragazzo di B. Tognolini, Cavalese Trento (ruolo: Volkmar
di Stall)
L'amore è sogno di B. Tognolini Castello di Toblino Trento (ruolo:
La narratrice)
Il principe dimenticato di B. Tognolini Castello di Stenico (ruolo: La
Tilde) regie Festi-Maimon, "Se in Trentino d'estate un castello".
Acta Martirum di M. Pernich regia di M. Maimone, Ancona, Cattedrale di
S. Ciriaco, Milano Chiesa di San Marco
1992
Verso Cassandra da Eschilo, Schliemann, C.Wolf regia di M. Schmidt, Farneto
Teatro Teatro Out Off Milano (ruolo: Cassandra).
L'Orazio di H. Muller, regia di M. Schmidt prod. Farneto Teatro, Teatro
Out Off Milano (ruolo: il coro).
1991
La Calandria di B.D. da Bibbiena, regia di Giorgio Marini, spettacolo
di diploma, Rassegna Milano d'Estate (ruolo: Lidio Femmina)
Clockwork, un'arancia meccanica da Anthony Burgess, regia di Peter Busuttil
Teatro Porta Romana. Milano (vari ruoli)
Antigone nelle città testo e regia di Marco Baliani Bologna, piazza
Grande (ruolo: Antigone).
Memorandum di V. Havel , regia di M. Schmidt, Farneto Teatro, teatro Out
Off. Milano (ruolo: Marie).
Nel nome di Mozart regia di Pietro Medioli, Conservatorio di Milano per
il bicentenario della morte di Mozart (ruolo: Costanza Mozart).
Video e cinema
1989 L'amore
è un pericolo video musicale per Grazia di Michele, regia di Gabriele
Salvatores.
1991 Il congedo del viaggiatore cerimonioso regia di Giuseppe Bertolucci.
Filmaker Milano
1992 Stefano quante storie regia di Maurizio Nichetti.
1994 Acqua alberi fuochi Cortometraggio per Filmaker regia di Massimo
Bettini.
1998 Filo di perle cortometraggio, regia di Giulia Gentile
1999 Ritorna l'uomo nero, lungometraggio regia di Anna e Franco Petter
(protagonista femminile)
Maurizio Schmidt
Nato
a Gozzano (NO) il 14/2/1955. Laureato in Scienze Politiche con una tesi
di laurea sulla comunicazione militare. Si é diplomato in arte
drammatica presso la Scuola del Piccolo Teatro (1978) e ha fatto lunghi
periodi di specializzazione sulla pedagogia teatrale a New York (Actors'Studio),
a Berlino Est (Berliner Ensemble) e Berlino Ovest (Shaubuhne).
E' stato aiuto regista di A. R. Shammah, Franco Parenti, Giorgio Gaber,
Peter Stein. E' da 18 anni insegnante di recitazione presso la Civica
Scuola d'arte drammatica "Paolo Grassi" di Milano in cui ha
spesso ricoperto l'incarico di coordinatore del corso attori. Collabora
con varie altre scuole tra cui l'Università La Sapienza di Roma.
Come autore
teatrale ha vinto il "Premio Candoni Arta Terme 85" e il "Prix
Suisse Zurich 88" con "Cristoforo Colombo - Elogio a chi in
america ci va sbagliando strada" di cui ha curato la regia teatrale
ed é stato protagonista presso la RSI.
Ha scritto
e diretto varie opere tra cui "Più grigio che verde",
spettacolo sul servizio militare (1978), "Garbage Boat" (1988),
opera jazz sul problema dei rifiuti urbani, finalista Premio Stregatto
1989, "Sotto il letto"(1994),musical per bambini sul tema della
paura, "La leggenda della nascita della democrazia" (1995),
"Arlecchino militare (memoria di una commedia perduta dei comici
dell'arte)" evento itinerante al Castello di Udine, alla Pieve del
Vescovo di Corciano (PG), alla Rocca Minore di Assisi (1995), presso Villa
Fidelia di Spello (2004) e nei teatri 2005/2006, "La nuova leggenda
di Ognuno" (sacra rappresentazione sui sagrati delle cattedrali per
il Giubileo del 2000). Ha tradotto in italiano vari testi drammatici inglesi
e francesi.
Come attore
di prosa ha al suo attivo 30 spettacoli teatrali e 10 films; é
stato collaboratore stabile della Radio della Svizzera Italiana dall'80
all'86 ed ha lavorato a lungo a Milano con il Piccolo Teatro (1983), il
Teatro Pierlombardo(1984-90), il Teatro dell'Elfo (1977-78), il Teatro
di Porta Romana (1979-81), il Teatro alla Scala (1979-85), l'Ente Teatrale
Trentino (1981), la Fontemaggiore di Perugia (1980-90), lo Studio Festi
(1992-96), il CRT (1998).
Tra i ruoli protagonisti ricoperti: l'Eroe borghese ne "La trilogia
dell'eroe borghese" di Sternheim (regia Mezzadri), Hugo ne "Le
mani sporche" di Sartre (regia Parodi), Don Rodrigo ne "I promessi
sposi alla prova" di Testori e Tristano ne "I cavalieri di Re
Arthur" (regie Shammah), Guerrino detto il Meschino (regia Frondini),
Sigismondo ne "La vita é sogno" di Calderon de la Barca
(regia Carutti). E' stato narratore in "Pierino e il lupo" di
Prokofiev (dir. Grazioli) al Conservatorio di Milano.
Come regista
ha al suo attivo 40 regie teatrali tra cui: "Lux Fulgebit",
con V.Festi, mistero medioevale per luci, attori e canto gregoriano (in
lingua italiana e in lingua inglese, Autunno Musicale di Como 1986, Italy
in Houston 1987), anche come attore protagonista, "La maison frontiere"
di Slawomir Mrozek (Teatro Verdi di Milano 1987) fantasia per attori e
pupazzi secondo la tecnica del teatro-nero, la "Trilogia sull'Est
Europa "per Farneto Teatro presso il Teatro Out-Off di Milano composta
da: "Memorandum" di Vaclav Havel (1991), "L'Orazio"
di Heiner Muller (1991), "Verso Cassandra" da Eschilo, Schliemann,
C.Wolf (1992), "Piccolo Circolo Chiuso", di Salvatore Licitra,
opera multimediale e itinerante all'interno di un ex-mattatoio in collaborazione
con il pittore Mimmo Paladino ("Benevento Città Spettacolo
93"), "Un uomo é un uomo" di B.Brecht spettacolo
itinerante nel bunker antiaereo del Castello di Udine, negli scavi di
Palazzo Bufalini di Città di Castello, nelle officine della ferrovia
centrale umbra a Umbertide e altri luoghi (1995), "Sogno di una notte
di mezza estate" di Shakespeare (Farneto Teatro) spettacolo itinerante
nel bosco della Pieve del Vescovo di Corciano, alla Rocca Maggiore di
Assisi, nei giardini di Palazzo Vitelli di Città di Castello (1996),
"Volpone" di Jonson (1997), "Nicht so aber so - combattimento
brechtiano" fantasia pugilistica sul teatro di Bertolt Brecht (Festival
europeo delle scuole di Teatro- Piccolo Teatro di Milano 1999), "Water
Music" di G. F. Haendel, son et lumiere per orchestra, attori, chiatte,
macchine sceniche e fuochi d'artificio sulla sorgente termale di Saturnia
per il capodanno del 2000, "La disputa" di Marivaux e "La
signorina Giulia" di Strindberg (2000), "Saulo di Tarso"
di Oscar Vladislas Milosz, Festa del Dramma Popolare di San Miniato (2001),
"Tre studi per Tennessee Williams" (2002), "San Paolo progetto
per un film mai realizzato" di P.P.Pasolini, oratorio multimediale
(2002), "La dodicesima notte" di William Shakespeare, evento
itinerante nel convento di S. Agostino di Corciano (2002), "La lunga
notte di Medea" di Corrado Alvaro (2003), "I promessi sposi
alla prova" di Giovanni Testori (Elsinor, 2003/2004), "Il Decameron,
le cento novelle del Boccaccio in dieci notti", evento itinerante
per 100 attori e musicisti presso il Borgo di Corciano (2003 e 2004),
"I canti del beato Iacopone", melologo (2003), "Sogno di
una notte di mezza estate" di W. Shakespeare, Milano Paolo Grassi
2004, musical balcanico con canti di Kodaly e Bartok, "Le tre sorelle
di Stanislavkij" realizzazione delle Tre Sorelle di Checov secondo
i quaderni di regia di Stanislavkij, Milano Paolo Grassi 2004, "Cassandra"
di Christa Wolf, Milano Teatro Verdi 2005, "Festa Fiorentina"
fantasia per attori e musicisti sulle frottole fiorentine del '400 con
l'Ensemble Micrologus, Festival di Brezice, Anversa, Lille, Petra, Bruges,
Arezzo 2004/2005, "Tre triangoli" (L'amante, Vecchi tempi, Tradimenti)
di Harold Pinter, Milano Paolo Grassi 2005,
Dal 1990
ha fondato "Farneto Teatro" ed ha ideato il progetto teatrale
'Teatro fuori dal teatro".
Farneto Teatro Associazione Culturale
Sede: Via Santa Giuliana 148 06015 Pierantonio (PG)
Telfax: 075/9420297 Cell. 3477167002 Email: teatrofarneto@tiscali.it
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