Farneto Teatro


CASSANDRA
di Christa Wolf


Elisabetta Vergani

 

traduzione di Anita Raja

drammaturgia e regia di Maurizio Schmidt

con Elisabetta Vergani


percussioni dal vivo Danila Massimi
luci Loredana Oddone
elettricista Irene Maccagnani
costumi Stefania Basile
suoni Ramberto Ciammarughi

Il mito di Cassandra

Quello di Cassandra è un mito antichissimo, capace di parlarci da profondità remote.
La vicenda è nota: Cassandra, figlia prediletta del re di Troia, è ritenuta pazza perché si oppone, unica fra tutti e con tutte le sue forze, all'entrata in città del "cavallo" donato dai greci. Dopo il funzionamento dello stratagemma e la distruzione di Troia, i greci rimarranno gli unici a raccontare la sua storia e la scriveranno a modo loro: chiamandola "veggente" e facendo nascere il mito della profetessa medio-orientale che, per essersi negata al dio dei greci Apollo, viene condannata a non essere creduta dai suoi contemporanei.
I greci, gli inventori del teatro tragico, concluderanno poi quella vicenda da par loro: nell'unica tragedia rimasta che parli di lei (l'"Orestea" di Eschilo), Cassandra verrà uccisa come preda di guerra davanti alle mura di Micene in terra greca. Da lì lancerà, prima di morire, la sua ultima profezia di sciagura verso quella civiltà che ora si crede padrona del mondo.

Nasce così il mito della profetessa di sventura. Cassandra è diventato il toponimo del dire la verità e non essere creduti, predire la sventura che sta per avvenire, essere di malaugurio. Nella nostra lingua il suo nome è sempre pronunciato in forma dispregiativa.
Eppure - a guardar bene - tra i cinquanta ben più famosi figli di Priamo è lei ad essere sopravvissuta. La sua tragedia è quella di ogni lingua perdente, inascoltata anche se dice la "verità". A livello mitico, non è secondario che ad essere capace di prevedere il futuro (semplicemente perché disposta a guardare il presente) sia una donna. Una donna che prevede la catastrofe cui va incontro la sua città e cerca disperatamente con la parola di fermarla.
Quasi fosse il primo intellettuale moderno affacciato sul baratro del sapere, Cassandra che non rinuncia a dire anche se rimane inascoltata è forse l'emblema di ogni concezione civile della cultura. Entra nel libro nero della nostra memoria collettiva perché rompe un tabù: dice alla comunità ciò che spesso è ovvio al singolo individuo. Il suo mito cerca di ricomporre quella frattura che fa dell'uomo occidentale aggregato in società un animale molto più stupido di quanto sia nell'intimo della propria coscienza.

Tremila anni dopo possiamo dirlo: la provocatrice Cassandra aveva ragione, sia nel profetizzare la fine di Troia che nel profetizzare la fine di Micene, la capitale dell'impero vincente. Di entrambe, impietosamente, rimane ciò che la storia ci ha tramandato: rovine.

"Che essi ahimè non sanno vivere: è questo il vero pericolo mortale"

Nella famosa riscrittura di Christa Wolf - un cult-book da varie generazioni - una donna di oggi davanti a quelle rovine si chiede: chi era davvero quella donna prima che un greco scrivesse di lei? E la storia di Cassandra diventa la storia della dolorosa scoperta dell'estraneita al proprio mondo. La storia di un dolore psichicamente insopportabile, di una sacerdotessa senza la fede persa nelle pratiche del culto di corte, che all'improvviso scopre in sè la capacità di "vedere" semplicemente ascoltando le reazioni del proprio corpo di fronte a segnali cui nessuno dà peso, ma che sono sotto gli occhi di tutti. Quella che gli altri chiamano paura, per lei diviene sapienza.
Vede così in anticipo ciò che tutti sembrano non vedere: la rovina sicura di una guerra giustificata da bugie che colpiscono l'immaginazione ed ottundono il cervello. Davanti alla "bugia di stato" del rapimento della bella Elena da parte di Paride sentirà in sè nascere un disgusto che non troverà forma di espressione se non contro se stessa: un delirio, una malattia che abiterà il suo corpo alla ricerca disperata di una voce per salvare la città che tanto ama.
Poi uscirà dal palazzo, negherà i suoi compiti di sacerdotessa ufficiale, scoprirà un gruppo di fuoriusciti che resiste e tramanda antiche usanze religiose cariche di una fede e di un amore sconosciuti. Allora dal fondo del suo malessere vedrà che ad oscurare le menti è una logica di false alternative che tutti hanno accettato: uccidere o morire. Cassandra troverà finalmente la voce e sarà un grido pieno di dolore: tra uccidere e morire c'è una terza via, vivere. Quello che nessuno sa più fare.
Poi seguirà il proprio destino: i suoi concittadini la chiameranno matta e resteranno immobili di fronte al suo delirio sacro in nome della vita. Lei guarderà con immenso dolore l'avvicinarsi della inevitabile fine della città che un tempo amava.

"Ecco dove accadde, lei è stata qui"

Il plot del romanzo di Christa Wolf è assai semplice: una donna moderna (una scrittrice in viaggio turistico) di fronte alle rovine della Porta dei Leoni di Micene, vive una allucinazione, torna indietro di 2500 anni e vede Cassandra trasportata in trionfo quale vittima sacrificale dai vincitori greci sotto quella stessa porta. Nello spazio di un tramonto, di fronte alle stesse pietre che hanno conosciuto il mito, si identifica con Cassandra che nel momento della morte vede scorrere nella propria memoria tutta la sua vicenda.
"Cassandra" è una telefonata all'antichità, la connessione tra due donne al di là del tempo. Ma soprattutto tratta di una capacita di "vedere" perduta: è una struggente indagine femminile su quell'errore dell'intelligenza costretta da false alternative da cui nasce ogni guerra e sulla irresponsabilità del non voler "vedere" quell'errore. Perchè, grida la Cassandra di Christa Wolf, "si sa sempre quando comincia la guerra, mai quando comincia la vigilia della guerra".

La drammaturgia nasce dalle suggestioni derivanti dall'Iliade, da una parte e dal romanzo di Christa Wolf dall'altra; la realizzazione scenica dall'incontro tra il lavoro di una attrice nel pieno della sua maturità espressiva (Elisabetta Vergani) e di una percussionista etnica di grande talento (Danila Massimi).

Il progetto continua un filone di lavoro da tempo avviato da Farneto Teatro - quello dell'interrogazione al mito e sullo spazio del sacro - che nei quattordici anni della sua storia ha condotto a varie realizzazioni, da quelle lontanissime milanesi ("L'Orazio" di H. Muller, "Verso Cassandra 1" dai diarii di H. Schliemann 1992) a quelle umbre più recenti ("La nuova leggenda di Ognuno", "Medea" di C. Alvaro, "San Paolo" di P.P. Pasolini, 2000-2003). Anche il tema della guerra è stato da sempre presente nei progetti di Farneto ("Un uomo è un uomo" di B. Brecht, "Arlecchino Militare", 1995-2005)

Recensioni stampa

Cassandra, una donna sola contro la guerra
Non era facile rendere con un monologo la densità tematica e ideologica del romanzo, ma l'operazione riesce (e consiglia allo spettatore ignaro la lettura del libro della Wolf) grazie all'intenso, compatto impianto drammaturgico di Maurizio Schmidt e alle suggestioni della Massimi, donna-orchestra che crea la tessitura sonora per l'ultimo, disilluso, atroce sfogo di Cassandra prima di morire nella reggia di Agamennone, vittima della gelosia di Clitennestra. Alle prese con un testo di fluviale eloquenza e di accesi furori, avvolta in un bianco sudario come una mummia riemersa dai secoli, scossa dai fremiti del suo disperato profetare che è coscienza di un presente barbaro, e alla fine prigioniera delle corde del suo supplizio, la giovane Vergani è ammirevole per trascinante impeto.
(Ugo Ronfani, Il giorno 28-3-06)
Cassandra appassionata
Una vuota scena cupa è lo spazio rituale in cui prendono forma e carne le parole di Cassandra rievocata come nel romanzo dalla figura contemporanea di una donna che si ferma davanti alla Porta dei Leoni di Micene per interrogarele rovine e I miti che in esse si nascondono. Appassionata, Elisabetta Vergani si concede al suo personaggio con una vis drammatica generosa. Le scene trovano un equilibrio grazie agli interventi della percussionista Danila Massimi che rievoca voci ed atmosfere arcaiche. Il monologo trova il suo momento migliore alla fine, quando Cassandra ormai prigioniera viene sollevata verso l'alto da quattro corde in un'efficace immagine di vittima sacrificale.
(Sara Chiappori, La Repubblica 23-3-06)
Il grido di Cassandra
Se la rilettura di Christa Wolf dona nuova vitalità al mito, la forza espressiva dell'attrice Elisabetta Vergani rende omaggio alla straordinaria complessità del personaggio restituendo con intensità il dolore della sacerdotessa ormai senza fede, la spiazzante novità di questa edizione è attribuibile alle percussioni di Danila Massimi, che accompagna Cassandra lungo il suo difficile percorso emotivo e spirituale, dondolandola al suono della sua chitarra, svegliandola con quello dei tamburi di guerra degli Achei, o ancora riscuotendola dal suo furore estatico con uno strumento in grado di riprodurre il suono delle onde del mare. E se non fossi certa di trovarmi all'interno di un teatro, giurerei di essere su una spiaggia attorniata dalle trireme.
(Isabella Valleri, Musical! Aprile 2006)
Rivive il mito di Cassandra profetessa contro il potere
Come nel testo della Wolf la scena si apre con l'immagine di una scrittrice di oggi che, di fronte alle rovine di Micene rivive, tra allucinazioni e ricordi, il mito di Cassandra. Le quattro corde che calano dall'alto, in un gioco di avvolgimenti e imbragature, si trasformano in tempio, prigione, palazzo.. A sottolineare il percorso della profetessa di sventura che non rinuncia a dire la verità, le percussioni dal vivo di Danila Massimi.
(Livia Grossi, Corriere della Sera 14-3-06)

Elisabetta Vergani in "Cassandra"

Farneto Teatro Associazione Culturale
Sede: Via Santa Giuliana 148 06015 Pierantonio (PG)
Telfax: 075/9420297 Email: teatrofarneto@tiscali.it
Farneto Teatro
progetti realizzati 1990/2004

"Farneto Teatro" é una associazione culturale fondata da Elisabetta Vergani e Maurizio Schmidt nel 1990, la cui finalità é l'integrazione tra competenze differenti: musica, teatro, arti visive. La sua progettualità deriva da questa caratteristica elettiva: vi sono associati decine di professionisti nei vari settori culturali.
La sede produttiva é un antico romitorio sito nella Tenuta di Ascagnano di Umbertide (PG).

Progetto Est Europa (1991-1993)

tragitto di esplorazione della drammaturgia dell'Est Europa attraverso tre spettacoli Produzione con il Teatro Out Off di Milano.

"Memorandum" di Vaclav Havel, (Milano, Roma 1991/1993)
"L'Orazio" di Heiner Muller, (Milano 1992
"Verso Cassandra 1" da Heinrich Schliemann (Milano 1992)
"Verso Cassandra 2" da Crista Wolf (Umbria, Milano, Roma 2004/2005)

Teatro fuori dal teatro (1995-2004)

Eventi teatrali itineranti realizzati in luoghi di particolare interesse storico con la partecipazione delle comunità locali

"Un uomo é un uomo" di B. Brecht (estate 1995)
Bunker antiaereo di Udine, Cantiere sotterraneo delle Logge di Palzzo Bufalini a Città di Castello, Officine della Ferrovia Centrale Umbra di Umbertide, Parco della Pace di Pietralunga, Quartiere dell'"anfiteatro romano" di Bevagna
"Arlecchino Militare" memoria di una commedia perduta dei comici dell'arte (estate 1995, 2004)
Castello di Udine, Pieve del Vescovo di Corciano, Rocca Minore di Assisi, Villa Fidelia di Spello
"Sogno di una notte di mezza estate" di W. Shakespeare (estate 1996, 1997)
Pieve del Vescovo di Corciano, Rocca Maggiore di Assisi, Giardini di Palazzo Vitelli a Città di Castello, Castello di Brescia, Castelgrande di Bellinzona (CH),
"Volpone" di B. Jonson (estate 1997)
Antiche mura del borgo di Corciano, Piazze di Narni e Senigallia
"La dodicesima notte" di W. Shakespeare (estate 2002)
Collina del convento di S. Agostino di Corciano
"Le dieci giornate del Decameron" di Giovanni Boccaccio (estate 2003 e 2004) Borgo di Corciano

Castello di Bellinzona: "Sogno di una notte di mezza estate" 1997

Inventori e Invenzioni (1995-1999)

Eventi multimediali, convegni, mostre in collaborazione con Musei Scienza e Tecnica Milano e Firenze, Fond. Cini Venezia, Fond. Querini-Stampalia Venezia, Fond. Marconi Bologna, Ist. Elettr. Naz. "Galileo Ferraris" Torino.

"Serata Leonardo" (1995, Museo della Scienza e della Tecnica di Milano)
intervista multimediale impossibile al grande inventore
"Omaggio a Guglielmo Marconi" (1996, Villa di Pontecchio, Bologna),
rappresentazione multimediale sulla facciata della Villa di Pontecchio per attori, musica, proiezioni e fuochi in rievocazione dei primi esperimenti sulla radio
"Da Manuzio a Internet" (Fondazione Cini di Venezia)
allestimento espositivo multimediale di suggestioni e macchine sulla storia della stampa(1997,
Ideazione e realizzazione di vari filmati documentari, di una intervista a esponenti della cultura italiana sul rapporto tra libro ed internet, di un CD-Rom sulla storia della stampa con De Agostini.
"Forza Motrice - Galileo Ferraris e l'invenzione del trasporto dell'energia" (1998, Castello di Venaria Reale, Torino)
mostra interattiva di macchine e suggestioni visive
"Horror vacui? - Torricelli e la scoperta del peso dell'aria" (1999, Giardino di Boboli, Firenze)
allestimento scenografico-scientifico interattivo in collaborazione con Piero Angela


Terme di Saturnia "Water Music" di Haendel 2000

Sacre rappresentazioni (2000-2002)

"La nuova leggenda di Ognuno" di Maurizio Schmidt (estate 2000)
sacra rappresentazione sui sagrati delle cattedrali per il Giubileo del 2000 promossa dalla Regione dell'Umbria Produzione del Consorzio Aubade composto da Farneto, Atmo e Fontemaggiore
Piazza di Bastia Umbra, Palazzo Baviera di Sinigallia, Piazza dei Papi di Viterbo, Stadio Santa Giuliana di Perugia, Sagrato della Cattedrale di San Rufino di Assisi
"San Paolo progetto per un film mai realizzato" di Pier Paolo Pasolini regia di Maurizio Schmidt (2001) oratorio civile multimediale
con Virginio Gazzolo. Teatri dell'Umbria e delle Marche, Milano e in distribuzione

Altri eventi teatrali (1992-2002)

"Cristoforo Colombo-Elogio a chi in America ci va sbagliando strada" di Maurizio Schmidt (estate 1991)
spettacolo di piazza, tournee estiva in Sicilia, premio Arta Terme
"Piccolo circolo chiuso" di Salvatore Licitra (estate 1992)
rappresentazione multimediale itinerante ispirata a incisioni di Mimmo Palladino realizzata nell'ex mattatoio comunale allagato di Benevento (Festival "Benevento Città Spettacolo 1993")
"Water Music" di G. F. Haendel (capodanno 2000) , son et lumiere per orchestra, attori, chiatte, macchine sceniche e fuochi sulla
sorgente termale di Saturnia
"La lunga notte di Medea" di Corrado Alvaro (primavera 2003)
in collaborazione con la Fondazione Alvaro per il Convegno Internazionale presso la Cittadella di Assisi

Elisabetta Vergani
E' nata a Milano il 15 novembre 1966. Maturità classica conseguita presso il liceo G. Berchet di Milano. Diplomata come attrice presso la Scuola Civica d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano nel 1991. Fondatrice dell'associazione teatrale Farneto Teatro con cui collabora dal 1992.

Spettacoli teatrali

2003
Tracce di Anne di M. Crimp, regia di Paola Rota, Teatro Stabile di Torino
La lunga notte di Medea di C. Alvaro, regia di M. Schmidt, Farneto Teatro e Fondazione Alvaro (ruolo: Medea)
I promessi sposi alla prova di G. Testori, regia di M. Schmidt, Elsinor Sala Fontana Milano (ruolo: Lucia)
Le dieci giornate del Decameron di G. Boccaccio coregia con Maurizio Schmidt, Corciano Festival
2001/2002
Saulo di Tarso di O.S. Milosz, regia di M. Schmidt, Festa del Dramma Popolare di San Miniato
San Paolo - progetto per un film mai realizzato di P.P. Pasolini, regia di M. Schmidt, Farneto Teatro
La dodicesima notte di W. Shakespeare, regia di M. Schmidt, Farneto teatro (ruolo:Viola)
2000
La seconda vita di Francesco d'Assisi di J. Saramago, regia di Marco Baliani, Teatro Stabile di Roma (ruolo:Agnese)
La nuova leggenda di Ognuno da H. von Hoffmanstal, regia di M. Schmidt, Farneto, Atmo, Fontemaggiore
Il viaggio di Saturno dentro il tempo, coregia con M. Schmidt, son et lumière sulla sorgente termale di Saturnia per voce recitante e orchestra sulla "Water Music" di G.F.Haendel
1998/99
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di L. Sepulveda, regia di Tino Carrara, La Piccionaia - I Carrara, Vicenza
1998
Cenerentole nel Castello, regia di Jolanda Cappi, Teatro del Buratto Milano
1997
La vita difettosa studio, regia di Roberto Bacci, CRST Pontedera
Volpone di B.Jonson, regia di Maurizio Schmidt, Farneto Teatro (ruolo: Mosca)
Giufà, Guha, Giocà, Nassreddin Hoca, regia di Marco Baliani, ETI e Delphinos per "I porti del Mediterraneo"
1996
La confessione di A. Bassetti, ("Libertà") regia di Walter Manfré, Teatro Nazionale Milano
Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare regia di M. Schmidt, Farneto Teatro alla Pieve del Vescovo di Corciano, alla Rocca Maggiore di Assisi e ai giardini di Palazzo Vitelli di Città di Castello (ruolo: Elena)
1995
Un uomo è un uomo di B. Brecht regia di M.Schmidt, Farneto Teatro (ruolo: la Moglie e la Vedova Begbick)
Arlecchino militare spettacolo teatrale itinerante da canovacci della commedia dell'arte, regia di M. Schmidt. Farneto Teatro, Pieve del Vescovo di Corciano (Pg) e Rocca Minore di Assisi. (ruolo: Corallina e Rosaura)
Lux fulgebit per la "Trilogia della sacra rappresentazione", Autunno Musicale di Como, Sant'Abbondio Como (ruolo: l'angelo)
L'eccezione e la regola di B.Brecht, regia di G. Strehler Piccolo Teatro di Milano (ruolo: guida della seconda carovana)
Terrore e miseria del Terzo Reich di B. Brecht, regia di Carlo Battistoni, Piccolo Teatro di Milano (ruolo: la moglie ebrea)
1994
Predilezioni testo e regia di Simona Gonella, Laboratorio Teatro Settimo Torino (ruoli: Emily Dickinson e Marina Cvetateva)
Il viaggio di Yonek di M. Pernich, Castello di Avio Trento (ruolo: La donna fiore)
L'angelo e il cavaliere di B. Tognolini, Castello di Stenico Trento (ruolo La donna fiore)
Il castello dello zodiaco di M. Pernich, Castello di Pergine Trento (ruolo: La donna dell'acqua), regie di M.Maimone e V. Festi
Sotto il letto commedia musicale per bambini di F. Paganini e M. Schmidt, regia di M. Schmidt, Teatro Sala Fontana Milano.
1993
Piccolo circolo chiuso di S. Licitra e Mimmo Paladino, regia M. Schmidt, Milano e Festival "Benevento Città Spettacolo" (monologo)
L'aquila del re ragazzo di B. Tognolini, Cavalese Trento (ruolo: Volkmar di Stall)
L'amore è sogno di B. Tognolini Castello di Toblino Trento (ruolo: La narratrice)
Il principe dimenticato di B. Tognolini Castello di Stenico (ruolo: La Tilde) regie Festi-Maimon, "Se in Trentino d'estate un castello".
Acta Martirum di M. Pernich regia di M. Maimone, Ancona, Cattedrale di S. Ciriaco, Milano Chiesa di San Marco
1992
Verso Cassandra da Eschilo, Schliemann, C.Wolf regia di M. Schmidt, Farneto Teatro Teatro Out Off Milano (ruolo: Cassandra).
L'Orazio di H. Muller, regia di M. Schmidt prod. Farneto Teatro, Teatro Out Off Milano (ruolo: il coro).
1991
La Calandria di B.D. da Bibbiena, regia di Giorgio Marini, spettacolo di diploma, Rassegna Milano d'Estate (ruolo: Lidio Femmina)
Clockwork, un'arancia meccanica da Anthony Burgess, regia di Peter Busuttil Teatro Porta Romana. Milano (vari ruoli)
Antigone nelle città testo e regia di Marco Baliani Bologna, piazza Grande (ruolo: Antigone).
Memorandum di V. Havel , regia di M. Schmidt, Farneto Teatro, teatro Out Off. Milano (ruolo: Marie).
Nel nome di Mozart regia di Pietro Medioli, Conservatorio di Milano per il bicentenario della morte di Mozart (ruolo: Costanza Mozart).

Video e cinema

1989 L'amore è un pericolo video musicale per Grazia di Michele, regia di Gabriele Salvatores.
1991 Il congedo del viaggiatore cerimonioso regia di Giuseppe Bertolucci. Filmaker Milano
1992 Stefano quante storie regia di Maurizio Nichetti.
1994 Acqua alberi fuochi Cortometraggio per Filmaker regia di Massimo Bettini.
1998 Filo di perle cortometraggio, regia di Giulia Gentile
1999 Ritorna l'uomo nero, lungometraggio regia di Anna e Franco Petter (protagonista femminile)

Maurizio Schmidt
Nato a Gozzano (NO) il 14/2/1955. Laureato in Scienze Politiche con una tesi di laurea sulla comunicazione militare. Si é diplomato in arte drammatica presso la Scuola del Piccolo Teatro (1978) e ha fatto lunghi periodi di specializzazione sulla pedagogia teatrale a New York (Actors'Studio), a Berlino Est (Berliner Ensemble) e Berlino Ovest (Shaubuhne).
E' stato aiuto regista di A. R. Shammah, Franco Parenti, Giorgio Gaber, Peter Stein. E' da 18 anni insegnante di recitazione presso la Civica Scuola d'arte drammatica "Paolo Grassi" di Milano in cui ha spesso ricoperto l'incarico di coordinatore del corso attori. Collabora con varie altre scuole tra cui l'Università La Sapienza di Roma.

Come autore teatrale ha vinto il "Premio Candoni Arta Terme 85" e il "Prix Suisse Zurich 88" con "Cristoforo Colombo - Elogio a chi in america ci va sbagliando strada" di cui ha curato la regia teatrale ed é stato protagonista presso la RSI.

Ha scritto e diretto varie opere tra cui "Più grigio che verde", spettacolo sul servizio militare (1978), "Garbage Boat" (1988), opera jazz sul problema dei rifiuti urbani, finalista Premio Stregatto 1989, "Sotto il letto"(1994),musical per bambini sul tema della paura, "La leggenda della nascita della democrazia" (1995), "Arlecchino militare (memoria di una commedia perduta dei comici dell'arte)" evento itinerante al Castello di Udine, alla Pieve del Vescovo di Corciano (PG), alla Rocca Minore di Assisi (1995), presso Villa Fidelia di Spello (2004) e nei teatri 2005/2006, "La nuova leggenda di Ognuno" (sacra rappresentazione sui sagrati delle cattedrali per il Giubileo del 2000). Ha tradotto in italiano vari testi drammatici inglesi e francesi.

Come attore di prosa ha al suo attivo 30 spettacoli teatrali e 10 films; é stato collaboratore stabile della Radio della Svizzera Italiana dall'80 all'86 ed ha lavorato a lungo a Milano con il Piccolo Teatro (1983), il Teatro Pierlombardo(1984-90), il Teatro dell'Elfo (1977-78), il Teatro di Porta Romana (1979-81), il Teatro alla Scala (1979-85), l'Ente Teatrale Trentino (1981), la Fontemaggiore di Perugia (1980-90), lo Studio Festi (1992-96), il CRT (1998).
Tra i ruoli protagonisti ricoperti: l'Eroe borghese ne "La trilogia dell'eroe borghese" di Sternheim (regia Mezzadri), Hugo ne "Le mani sporche" di Sartre (regia Parodi), Don Rodrigo ne "I promessi sposi alla prova" di Testori e Tristano ne "I cavalieri di Re Arthur" (regie Shammah), Guerrino detto il Meschino (regia Frondini), Sigismondo ne "La vita é sogno" di Calderon de la Barca (regia Carutti). E' stato narratore in "Pierino e il lupo" di Prokofiev (dir. Grazioli) al Conservatorio di Milano.

Come regista ha al suo attivo 40 regie teatrali tra cui: "Lux Fulgebit", con V.Festi, mistero medioevale per luci, attori e canto gregoriano (in lingua italiana e in lingua inglese, Autunno Musicale di Como 1986, Italy in Houston 1987), anche come attore protagonista, "La maison frontiere" di Slawomir Mrozek (Teatro Verdi di Milano 1987) fantasia per attori e pupazzi secondo la tecnica del teatro-nero, la "Trilogia sull'Est Europa "per Farneto Teatro presso il Teatro Out-Off di Milano composta da: "Memorandum" di Vaclav Havel (1991), "L'Orazio" di Heiner Muller (1991), "Verso Cassandra" da Eschilo, Schliemann, C.Wolf (1992), "Piccolo Circolo Chiuso", di Salvatore Licitra, opera multimediale e itinerante all'interno di un ex-mattatoio in collaborazione con il pittore Mimmo Paladino ("Benevento Città Spettacolo 93"), "Un uomo é un uomo" di B.Brecht spettacolo itinerante nel bunker antiaereo del Castello di Udine, negli scavi di Palazzo Bufalini di Città di Castello, nelle officine della ferrovia centrale umbra a Umbertide e altri luoghi (1995), "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare (Farneto Teatro) spettacolo itinerante nel bosco della Pieve del Vescovo di Corciano, alla Rocca Maggiore di Assisi, nei giardini di Palazzo Vitelli di Città di Castello (1996), "Volpone" di Jonson (1997), "Nicht so aber so - combattimento brechtiano" fantasia pugilistica sul teatro di Bertolt Brecht (Festival europeo delle scuole di Teatro- Piccolo Teatro di Milano 1999), "Water Music" di G. F. Haendel, son et lumiere per orchestra, attori, chiatte, macchine sceniche e fuochi d'artificio sulla sorgente termale di Saturnia per il capodanno del 2000, "La disputa" di Marivaux e "La signorina Giulia" di Strindberg (2000), "Saulo di Tarso" di Oscar Vladislas Milosz, Festa del Dramma Popolare di San Miniato (2001), "Tre studi per Tennessee Williams" (2002), "San Paolo progetto per un film mai realizzato" di P.P.Pasolini, oratorio multimediale (2002), "La dodicesima notte" di William Shakespeare, evento itinerante nel convento di S. Agostino di Corciano (2002), "La lunga notte di Medea" di Corrado Alvaro (2003), "I promessi sposi alla prova" di Giovanni Testori (Elsinor, 2003/2004), "Il Decameron, le cento novelle del Boccaccio in dieci notti", evento itinerante per 100 attori e musicisti presso il Borgo di Corciano (2003 e 2004), "I canti del beato Iacopone", melologo (2003), "Sogno di una notte di mezza estate" di W. Shakespeare, Milano Paolo Grassi 2004, musical balcanico con canti di Kodaly e Bartok, "Le tre sorelle di Stanislavkij" realizzazione delle Tre Sorelle di Checov secondo i quaderni di regia di Stanislavkij, Milano Paolo Grassi 2004, "Cassandra" di Christa Wolf, Milano Teatro Verdi 2005, "Festa Fiorentina" fantasia per attori e musicisti sulle frottole fiorentine del '400 con l'Ensemble Micrologus, Festival di Brezice, Anversa, Lille, Petra, Bruges, Arezzo 2004/2005, "Tre triangoli" (L'amante, Vecchi tempi, Tradimenti) di Harold Pinter, Milano Paolo Grassi 2005,

Dal 1990 ha fondato "Farneto Teatro" ed ha ideato il progetto teatrale 'Teatro fuori dal teatro".



Farneto Teatro Associazione Culturale
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