Maria Zambrano







Maria Zambrano
nasce nel 1904 in Spagna, a Vélez-Malaga, un piccolo centro dell’Andalusia, poco noto e poco importante.
Frequenta la scuola superiore a Segovia, dove la sua famiglia si è trasferita: lei e un’amica sono le uniche ragazze. Nel ’21 inizia gli studi di filosofia; è allieva di Ortega y Gasset e diventa professore ausiliario di metafisica all’Università di Madrid. Repubblicana convinta e politicamente impegnata, ma fedele a se stessa più che ad alcun partito, partecipa alla guerra civile fino all’affermarsi del franchismo. Nel 1939, in una colonna di profughi che abbandona la Spagna, traversa a piedi la frontiera e affronta il suo lungo esilio politico (ben 45 anni) che la porta in molti paesi dell’America Latina e dell’Europa. Soggiorna anche a Roma per circa dieci anni (dal ’54 al ’64).

Negli anni dell’esilio si interroga sulle radici della violenza e del totalitarismo, sulla mancata affermazione dei principi liberali, sull’incerto futuro dell’Europa agonizzante. Interpreta con rigore e senso tragico la spiritualità spagnola che la conducono ad una concezione sacrificale della storia, dalla quale scaturisce l’esigenza di affermare in ogni circostanza l’innocenza responsabile, che segue l’ispirazione attraverso la coscienza. Nella storia e nella vita c’è bisogno di vittime pure e innocenti, perché solo così si apre un varco, un vuoto che può accogliere ciò che sta oltre, il divino, ma anche gli inferi, il demonico, il mondo labirintico e infernale delle forze originarie dell’essere.

La sua grande originalità riconcilia in un’unica forma espressiva la parola poetica e la parola filosofica, ma solo recentemente è stata valorizzata. Risulta incomparabile la riscrittura dell’Antigone sofoclea in chiave filosofico-poetica, nel testo del 1967, La tomba di Antigone.

Maria Zambrano torna in patria solo nel 1984, dove, nel 1988, è la prima donna che viene insignita del Premio Cervantes; muore a Madrid nel 1991.

Tra le sue opere, sono state tradotte e pubblicate in Italia:
Chiari di bosco (1992), I beati (1993), La tomba di Antigone (1995), Per un sapere dell’anima (1996), La confessione (1996), All’ombra del dio sconosciuto (1997) Delirio e destino (2000), Dell’Aurora (2000), L’uomo e il divino (2001), Luoghi della pittura (2002).