SETTE VITE COME LE DONNE

progetto di Barbara Mapelli


Paola Gandolfi

 

Prosegue il lavoro del nostro gruppo, attraverso una scrittura che trova ogni volta (o cerca) nuove occasioni per il dire di sé di ognuna.

Abbiamo percorso le storie della nostra vita attraverso parole dense di significati cangianti nel divenire e nel passare degli anni dell’esistenza, attraverso le virtù che ci sembra ci appartengano o che sentiamo distanti e siamo approdate – felicemente, ci sembra – al racconto di un’altra vita, di un doppio, di un personaggio di invenzione (ma non sempre, poteva trattarsi di una persona conosciuta, che abbiamo però rivestito delle nostre parole) alla ricerca degli intrecci che hanno moltiplicato il nostro vivere, l’apparente semplicità di una vita vissuta.

Di nuovo quest’anno riprendiamo la narrazione affidandoci a quel dono che ci offre la scrittura, con la quale raggiungiamo – o cerchiamo di raggiungere – “la realtà del nostro essere attraverso un processo paradossale mediante il quale ci reinventiamo per diventare alla fine quel che siamo” 1.

Abbiamo ritrovato noi stesse nella molteplicità anche di un’altra, possibile vita e ci siamo chieste da dove veniva ciò che abbiamo scritto, rispondendoci che forse ci arrivava da una possibilità di noi stesse che si scopre e si afferma solo nel lavoro della scrittura.
La possibilità di osservare e imparare a guardare la propria pluralità, fatta senz’altro di debolezze e fragilità, ma anche di una forza che ci consente di dire ‘questa/queste sono io’.

Quest’anno lavoreremo ancora sui nostri personaggi della seconda vita, mutandoli però e scoprendo, per loro e per noi, altre possibilità.
Chi abbiamo inventato e descritto cambierà alcune caratteristiche del proprio essere – e l’ispirazione ci viene dall’Orlando di Virginia Woolf – cambierà di genere, o di generazione, di etnìa o di epoca in cui vive o è vissuto ed offriremo così anche a questa seconda vita altri percorsi, altre sensibilità e sguardi, e anche altre avventure.

Chi non ha ancora scritto di un suo doppio, per i più diversi motivi o, più semplicemente, perché nuova nel gruppo, potrà partire dall’ invenzione del personaggio, accompagnandolo, e raccontandolo, lungo la durata dei nostri incontri. In essi, come sempre, la scrittura di ognuna, letta e condivisa con le altre, si arricchisce della comunicazione, dello scambio non solo di racconti, ma di significati, emozioni, pensieri che ciascuna può trovare anche nella narrazione di chi le sta accanto. 


1 Aldo Giorgio Gargani, Il testo del tempo, Milano, Il Saggiatore, 1992, p.3

 

Il corso avrà inizio il 15 settembre 2010 alle ore 15
nella nostra sede di Corso di Porta Nuova, 32 - Milano

 

Barbara Mapelli, Sette vite come i gatti

 

26-05-2010

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