Breve storia dell'atomica

di Valeria Fieramonte


Niente sembrava poter fermare Hitler agli inizi dell'autunno del '41. L'America era innocua, la Francia occupata, l'Inghilterra bombardata, la Russia invasa…
Per di più dalla metà dell'800 fino al 1933 la Germania era stata il centro scientifico del mondo e qui confluivano i migliori fisici e radiochimici.
Nel '38 Otto Hahn, in pratica grazie alle intuizioni di Lise Meitner - fuggita in Svezia da Berlino, scoprì la fissione nucleare ( termine preso a prestito dalla biologia per indicare la divisione cellulare: in questo caso per indicare che era possibile spezzare il nucleo dell'uranio.)
Scoprì anche che questa fissione emetteva una notevole quantità di energia.

La notizia giunse presto alle orecchie di Leo Szilard, un fisico rifugiato in America, membro della " banda dei figli della mezzanotte"( Von Newman, Eduard Teller, Eugene Wigner): il mondo era in pericolo, c'era forse finalmente qualcosa per fermare Hitler.
Agli inizi del '39, anche Enrico Fermi si aggiunse alla partita.
Il 2 agosto del '39 Einstein scrisse all'allora presidente USA Franklin Delano Roosvelt per informarlo che i nazisti avrebbero potuto costituire l'atomica.
Anche i tedeschi infatti lo avevano capito e avevano costituito l'Uranverein ( o Club dell'uranio).
In pratica da quel momento si trattava di una corsa contro il tempo a chi arrivava per primo.

Per fortuna molti fisici erano ebrei e dunque dovettero fuggire: altrimenti la vittoria tedesca sarebbe stata certa.
La lettera scritta da Einstein a Roosvelt nell'agosto del '39 non ebbe però conseguenze : fu costituito il solito comitato per prendere tempo.
Furono gli inglesi a convincere gli americani: Winston Churchill nell'ottobre del 41 inviò loro il rapporto MAUD che dimostrava la possibilità di costruire atomiche in tempi ragionevoli.
Roosvelt - senza dubbio più a suo agio con un politico che con uno scienziato - decise allora di fare sul serio, e il 6 dicembre del '41 creò un Comitato di ricercatori e militari per rendere operativo il progetto. Giusto il giorno prima del bombardamento giapponese di Pearl Arbor!
Proprio in quegli stessi giorni, per la prima volta le armate di Hitler furono bloccate dai Russi alle porte di Mosca, mentre l'America decideva di entrare in guerra con il Giappone.

Quasi otto mesi dopo, nel giugno del '42, il progetto fu preso in mano dall'esercito USA che lo chiamò Progetto Manhattan e fu affidato a un osso duro: Leslie Groves, l'ingegnere militare che aveva diretto anche la costruzione del Pentagono.
Costui, con un finanziamento di due miliardi di dollari di allora, comprò terreni, contattò scienziati, fece costruire il laboratorio segreto di Los Alamos (uno dei pochi segreti abbastanza ben mantenuti).
Per produrre il plutonio e l'uranio fu necessario impiegare oltre 60mila lavoratori.
A capo del lab Groves ci mise Oppenheimer.
Il 12 aprile '45 Roosvelt morì. Gli succedette Harry Truman che ne proseguì il programma.
Mentre la Germania colava a picco e l' Armata Rossa avanzava, partì la caccia dei servizi segreti alleati per catturare i fisici tedeschi e impedire che cadessero in mano russa.
Volevano sapere tutto del 'club dell'uranio'.
Allora le tecniche di spionaggio erano così rudimentali che il più importante dei catturati - Heisenberg - nella graziosa villetta inglese dove era imprigionato coi colleghi commentò: "microfoni nascosti? Ma no! Non sono così furbi. Sono indietro rispetto alla Gestapo da questo punto di vista"(!)

La bomba al plutonio fu testata il 16 luglio del '45 nel deserto di Alamogordo ( Trinity test).
L'effetto fu talmente spettacolare che Oppeneimer commentò: '"ora sono diventato un distruttore di mondi".
Il 6 agosto '45 fu sganciata la bomba su Hiroshima, all'uranio, e il 9 agosto quella su Nagasaky, al plutonio.
Il resto è noto.



21-04-05