FRIDA
KAHLO LA MOSTRA
Gli
avvenimenti drammatici che segnarono la vita di Frida Kahlo sono
molto noti (negli ultimi anni sono stati dedicati numerosi libri e un
paio di film allartista). Figlia
di padre europeo (Guillermo Kahlo era figlio di ebrei ungheresi emigrati
in Germania) e di madre messicana, nel 1925, a 18 anni, fu vittima di
un incidente che le procurò ferite così gravi, diffuse in
quasi tutto il corpo, che la portarono e subire oltre trenta interventi
chirurgici da quel momento fino al 1954, anno della sua morte. Fu durante
la prima convalescenza che cominciò a dipingere i suoi autoritratti,
aiutata da uno specchio appeso sul soffitto. La
storia e la tradizione messicane così radicate in lei che, ispirata
da un forte nazionalismo, le fecero cambiare la data della sua nascita
e le fecero dichiarare di essere nata nel 1910, lanno della rivoluzione
messicana. Le radici indigene che la portarono a vestire alla maniera
delle indie tehuane e che riempirono i suoi quadri con il loro simbolismo
( Io e la mia balia, opera presente in mostra). La
famiglia, quella di origine e quella allargata, come punto
costante di riferimento affettivo e ideologico. I
viaggi negli Stati Uniti, tanto amati da Rivera e tanto odiati da lei,
che alimentano di simbolismi alcuni quadri (Vetrina in una via
di Detroit, presente in mostra, ne è un esempio) e ai
quali sono legati alcuni momenti salienti della sua vicenda umana (Ospedale
Henry Ford, qui esposto, ripropone con una forza e unintensità
straordinaria il dramma dellennesimo aborto di Frida). E
solo una sommaria carrellata su alcuni dei temi e degli elementi che,
con insistenza, ritornano in tutte le opere di Frida Kahlo e che, fin
da subito, la identificarono per la sua eccezionale originalità
e la fecero apprezzare dai più importanti esponenti dellarte
e della cultura internazionali. Fu Andrè Breton, il padre
del surrealismo, a firmare la prefazione al catalogo della mostra organizzata,
nel 1939, nella galleria di Julian Levy a New York e Picasso
a Kandinsky furono entusiasti della sua pittura quando ebbero modo di
vedere le sue opere esposte a Parigi (in questa occasione il museo
del Louvre acquistò un suo quadro). Frida, fedele alle proprie
origini e alla propria originalità rifiutò la definizione
che le venne data di artista surrealista. Pensavano che anche
io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto
la mia realtà, non i miei sogni. Unopera
e una vita al di fuori di qualsiasi definizione e una realtà, la
sua, dominata dal tema del dolore. Un dolore che, probabilmente come nessun
altro artista è riuscito a fare, viene trasformato in opera darte.
Un dolore mai chiuso su se stesso o portatore di disperazione. Leccezionalità, nel senso etimologico del termine, di Frida Kahlo, deve essere il filo conduttore che accompagna il visitatore in questa mostra, altrettanto straordinaria per la sua completezza. Eccezionalità che ne fece una delle donne più amate e fotografate del suo tempo, una delle artiste più stimate e che, ancora oggi, crea intorno alla sua figura consensi forse senza precedenti. FRIDA KAHLO LA MOSTRA Palazzo
della Permanente Orari
Infoline
24h/24h - www.ticket.it/frida Uffici
Stampa: Museo
la Permanente, Cristina Moretti tel. 02.6551445
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