Gruppo Soggettività Lesbica


Greta Garbo

Nel prossimo anno proseguirà l’organizzazione di eventi culturali (proiezioni di film, presentazioni di libri, incontri con autrici, dibattiti, feste…) in collegamento con altre associazioni GLBTIQ cittadine ed italiane, nella convinzione che sia necessario intervenire negli spazi pubblici per promuovere una Milano ed un’Italia dove ogni diversità acquisisca piena cittadinanza.

In collaborazione con Visibilia, storica associazione che per molti anni consecutivi ha dato vita al Festival del Cinema Lesbico di Bologna, abbiamo proposto, tra febbraio e aprile 2011, alcuni incontri, assai partecipati, nei quali, alla proiezione di alcuni film, tratti dall’archivio dell’omonimo Festival, seguiva una discussione.

I temi che abbiamo deciso di trattare e oggetto di uno stimolante confronto, erano: la memoria, l’amore, il corpo, i luoghi.

La memoria per ricordare le donne che ci hanno preceduto e che ci hanno lasciato in eredità un patrimonio di lotte e pensieri che hanno contribuito alla nostra crescita sia personale che di movimento.

Sono stati proiettati due documentari che tratteggiavano in modo appassionato i ritratti di Audre Lord, storica pensatrice e militante lesbica statunitense, e Marina Genovese, fondatrice e organizzatrice, tra altre, di Visibilia e del Festival Lesbico di Bologna, entrambe scomparse dopo una lunga malattia ed entrambe, nelle rispettive differenze, protagoniste di un’utopia che metteva al centro la valorizzazione dell’esperienza e della cultura lesbica.

Entrambi i film parlano del contesto collettivo e politico in cui queste due vite si sono mosse e del loro impegno a costruire le condizioni di una più libera e vera espressione di sé, di un diritto di cittadinanza che diviene segno di libertà per tutta la società.

L’amore con tutte le sue sfumature e la sua dedizione è stato illustrato da due film nei quali, con grande essenzialità, si parlava di passione e amicizia.

In particolare ha colpito “By Hook or by Crook” di S. Howard e H. Dodge, intensa storia di amicizia e solidarietà tra due “buch”, ma anche occasione per riflettere sul rapporto tra normalità e follia, tra integrazione e condizione sociale, tra ribellione e pregiudizio. Un film di grande poesia che ha commosso molte.

Il corpo è stato protagonista di un bellissimo film-documentario, “Gracious Curves” di K. Luostarinen, uno sguardo di genere sul corpo femminile che mette in discussione lo sguardo maschile su cui è stata costruita l’immagine della donna.

Uno sguardo che coglie il trascorrere del tempo sul corpo, nelle sue diverse età, in rapporto con i ritmi della natura e che libera il corpo femminile dai canoni estetici imposti dalla società, ma che interroga anche le donne stesse a partire dalla loro fatica di accettare l’imperfezione di un corpo reale. Costruire uno sguardo diverso sul nostro corpo, liberarci dai condizionamenti cui siamo sottoposte, non è facile.

Infine i luoghi della nostra storia, quelli in cui ci siamo conosciute, amate, quelli in cui abbiamo potuto tessere i fili di un sentimento di appartenenza a una comunità, importante per riconoscerci, darci valore, pensarci, luoghi di lotta, di progettualità politica e momenti di svago, in anni in cui ancora non esistevano internet e la rete di associazioni che oggi esiste.

Negli anni ’70 “Club Q.” a San Francisco come “Zanzibar” a Roma erano punti di riferimento per moltissime lesbiche che potevano finalmente incontrare altre lesbiche, uscendo dall’isolamento.

Due documentari ci hanno raccontato la storia di questi luoghi e ricordato, con una certa nostalgia, gli anni in cui giovani donne davano vita al nascente movimento lesbofemminista.

La ricchezza di questi film, la discussione che ne è seguita, hanno testimoniato ancora una volta di quanto sia importante una cultura che ci racconti e ci rappresenti.

Le compagne di Visibilia ci raccontano che la produzione dei film proposti è indipendente e la loro circolazione limitata dalle ragioni di mercato che, come sappiamo, dominano il cinema.

Per questo era nato il Festival del Cinema Lesbico di Bologna, per dare visibilità a produzioni poco note, ma di grande valore e per questo ancora riteniamo importante la circolazione di questo materiale.


Nei mesi successivi, alcune di noi hanno aiutato Anita nella campagna elettorale ed è stata una gioia per noi la sua elezione al Consiglio Comunale di Milano dove, al primo Consiglio Comunale, ha dichiarato il suo lesbismo e il suo desiderio di lavorare per una città inclusiva di tutte le differenze.


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