L'amica delle stelle aveva da poco compiuto 91 anni, quando è morta per problemi cardiaci a Trieste, la città che era divenuta la sua seconda patria, dopo Firenze, dove era nata e dove aveva trascorso l'infanzia e la gioventù.
Era figlia unica. Il padre, di religione protestante, lavorava come contabile e la madre,
cattolica, diplomata all'Accademia di belle arti, era miniaturista alla
Galleria d'arte degli Uffizi. Entrambi insoddisfatti delle loro religioni
e chiese, aderirono alle dottrine teosofiche, intrecciando rapporti con
un ambiente che sarebbe stato loro di sostegno nei momenti più
difficili. Non simpatizzarono per il regime fascista e per questo subirono
molte discriminazioni. Vegetariani convinti, trasmisero questa cultura
alla figlia, che per tutta la vita non ha mai mangiato carne e ha coltivato fin da piccola
grandi amicizie a "quattro zampe", soprattutto con i gatti .
A undici anni Margherita conobbe tra i compagni di giochi, Aldo De Rosa, un ragazzo
di due anni maggiore, che sarebbe diventato suo marito. Frequentò
il liceo classico e iniziò a giocare a pallacanestro e a fare atletica,
ottenendo ottimi risultati a livello nazionale nel salto in alto. Ritrovò
Aldo dieci anni dopo, nel 1943, all'Università di Firenze, dove
frequentavano rispettivamente la Facoltà di Fisica e quella di
Lettere. Si sposarono l'anno successivo.
A guerra finita, nel 1945, fu per lei possibile laurearsi con una tesi di astrofisica
relativa ad una ricerca sulle cefeidi, una classe di stelle variabili.
Il lavoro fu condotto presso l'Osservatorio astronomico di Arcetri, dove
la Hack iniziò ad occuparsi di spettroscopia stellare, che sarebbe
diventato il suo principale campo di ricerca.
Iniziò un periodo di precariato come assistente presso lo stesso
Osservatorio e come insegnante presso l'Istituto di Ottica dell'Università
di Firenze.
Il primo impiego le venne offerto nel 1947 dalla Ducati, un'industria
di Milano che iniziava ad occuparsi di ottica. Margherita lo accettò
e si trasferì col marito, ma l'anno successivo preferì tornare
all'ambiente universitario fiorentino. Dal 1948 al 1951, insegnò
astronomia come assistente e nel 1950 entrò in ruolo.
Nel 1954 ottenne la libera docenza e, sotto la spinta del marito, iniziò
la sua attività di divulgatrice scientifica, collaborando con un
quotidiano. Chiese ed ottenne il trasferimento all'Osservatorio di Merate,
presso Lecco, una succursale dello storico Osservatorio di Brera.
Nello stesso periodo, teneva corsi di astrofisica e di radioastronomia
presso l'Istituto di Fisica dell'Università di Milano e iniziò
le sue numerose collaborazioni con università straniere in qualità
di "ricercatore in visita". Accompagnata dal marito, che la
seguiva in ogni spostamento, collaborò con l'Università
di Berkeley (California), l'Institute for Advanced Study di Princeton
(New Jersey), l'Institut d'Astrophysique di Parigi, gli Osservatori
di Utrecht e Groningen (Olanda), l'Università di Città del
Messico; è stata anche "docente in visita" visiting professor presso l'Università
di Ankara.
Nel 1964 divenne professore ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia
presso l'Istituto di Fisica teorica dell'Università di Trieste
e come tale ebbe l'incarico della direzione dell'Osservatorio astronomico. Fu così la prima donna a dirigere un Osservatorio Astronomico. La sua gestione, durata fino al 1987, rivitalizzò una istituzione
che era l'ultima in Italia sia per numero di dipendenti e di ricercatori
che per strumentazione scientifica, portandola a rinomanza internazionale.
L'enorme sviluppo delle attività didattiche e di ricerca, che Margherita
Hack aveva promosso in università, pose il problema di creare un
Istituto di Astronomia. Fu istituito nel 1980 e sostituito nel 1985 da
un Dipartimento di Astronomia, che la scienziata diresse fino al 1990.
Dalla sua fondazione, nel 1982, la studiosa ha curato una stretta collaborazione
anche con la sezione astrofisica della Scuola internazionale superiore
di studi avanzati (Sissa) di Trieste.
La carriera scientifica di Margherita Hack si è intrecciata a quella
degli astronomi più importanti dell'ultimo secolo. Le sue ricerche
hanno toccato diversi settori: ha studiato le atmosfere delle stelle e
gli effetti osservabili dell'evoluzione stellare e ha dato un importante
contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale delle
stelle da 0 a F.
I suoi lavori più importanti vertono sulle stelle in rapida rotazione,
chiamate stelle ad emissione B, che emettono grandi quantità di
materiale e a volte formano anelli o inviluppi stellari, e sulle stelle
ad inviluppo esteso. Ha contribuito in particolare allo studio delle stelle
di tipo Be, caratterizzate da uno spettro continuo solcato di righe scure.
Le sue recenti ricerche includono la spettroscopia, nel visibile ed nell'ultravioletto,
dei sistemi a stelle binarie, nei quali le due componenti sono così
vicine da interagire, e delle stelle simbiotiche.
Ha alternato la stesura di testi scientifici - sull'astronomia generale
e la spettroscopia stellare - a carattere universitario, alla scrittura
di testi a carattere divulgativo. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo:
Le nebulose e gli universi-isole (1959), La radíoastronomia alla
scoperta di un nuovo aspetto dell'Universo (1960), L'universo. Pianeti,
stelle e galassie (1963), Esplorazioni radíoastronomíche (1964), L'universo violento della radioastronomia (1983), Corso di astronomia (1984), L'universo alle soglie del Duemila (1992), La galassia e le sue
popolazioni (1992), Alla scoperta dei sistema solare (1993), Cosmogonie
contemporanee (1994), e le autobiografie Una vita tra le stelle (1995), L'amica delle stelle (1998). Nel 2010 ha pubblicato Libera Scienza in libero Stato, un saggio sulla ricerca scientifica in Italia, " da un lato bloccata dalla Chiesa, ma dall’altro per niente sostenuta dallo Stato, e questo sia nelle politiche di centrodestra sia in quelle di centrosinistra".
Il trattato Stellar Spettroscopy, scritto a Berkeley, nel 1959,
con Otto Struve (1897-1963) é considerato ancora un testo fondamentale.
Straordinaria divulgatrice, ha collaborato a numerosi giornali, a periodici
specializzati e ha fondato nel 1978 la rivista "L'Astronomia".
Nel 1980 ha ricevuto il premio Accademia dei Lincei e nel 1987 il premio
Cultura della Presidenza dei Consiglio. E' stata membro dell'Accademia dei Lincei,
dell'Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society.
Nel 1992 la scienziata é andata fuori ruolo per anzianità
e ha continuato l'attività di ricerca senza l'impegno dell'insegnamento.
Nel 1993 è stata eletta consigliera comunale a Trieste.
Dopo il 1997, in pensione, continuò a dirigere il Centro Interuniversitario
Regionale per l'Astrofisica e la Cosmologia (CIRAC) di Trieste e intensificò la partecipazione ad incontri e conferenze un po' in tutto il territorio nazionale, al fine di "diffondere la conoscenza dell'Astronomia
e una mentalità scientifica e razionale".
A partire dal 2006 Margherita Hack fece divulgazione scientifica anche attraverso l’attività teatrale, sia come autrice che come interprete.
La
biografia è tratta da Sara Sesti e Liliana Moro "Scienziate
nel tempo. Più di 100 biografie"
Ledizioni, 2020
Vedi anche:
I contributi delle donne alla scienza:
ieri e oggi di Margherita Hack
I primi 90 anni di Margherita Hack Intervista di Antonio Gnoli
Intervista a Margherita Hack
di Italo Arcuri
Margherita Hack, una scienziata libera di Liliana Moro
M. Catucci e R. Salinas, Il secolo lungo. Breve biografia di Margherita Hack di Sara Sesti
Margherita Hack, Libera scienza in libero stato di Sara Sesti
Margherita Hack. Un libro importante per i suoi 80 anni di Sara Sesti
Bibliografia di Margherita Hack
Le nebulose e gli universi-isole, Torino, Einaudi,1959
La radíoastronomia alla scoperta di un nuovo aspetto dell'Universo, Bari, Laterza,1960
L'universo. Pianeti, stelle e galassie, Milano, Feltrinelli, 1963
Esplorazioni radíoastronomíche, Torino, Boringhieri, 1964
Corso di Astronomia, Trieste, Osservatorio astronomico, 1967
L'universo violento della radioastronomia, Milano, Mondatori,1983
L'universo alle soglie del Duemila, Milano, Rizzoli, 1992
La galassia e le sue popolazioni,Trieste, Editoriale scienza, 1992
Alla scoperta dei sistema solare, Milano, A. Mondatori,1993
Cosmogonie contemporanee, Trieste, Editoriale scienza, 1994
Una vita tra le stelle, Roma, Di Renzo, 1995
L'amica delle stelle. ...Storia di una vita..., Milano, Rizzoli, 1998.
Libera scienza in libero stato, Milano, Rizzoli, 2010.
Nove vite come i gatti. I miei primi novant'anni laici e ribelli, Milano, Rizzoli, 2012
Il perché non lo so. Autobiografia in parole e immagini, con DVD, Milano, Sperling & Kupfer, 2013.
29-06-2013
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