Un'appropriazione indebita
L'uso del corpo della donna nella nuova legge
sulla procreazione medicalmente assistita

di Cristina Luppoli Dalai

 

 

"Devo la mia particolare attenzione alla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (PMA) in vigore in Italia dal 10 marzo 2004 a Barbara Pollastrini, mia compagna d'università, che con l'inviarmi tutti i suoi interventi in merito ha suscitato in me non solo un vivo interesse ma, via via, indignazione, paura, e tanta rabbia; sensazioni ed emozioni condivise quotidianamente con Claudia Zanardi, che da sempre si occupa di psicologia delle donne. Tutto questo "parlare" è sfociato nella voglia di far conoscere a più donne possibili quello che ci stavano facendo: ridurci ancora una volta a un mero contenitore. Questa non è la legge Gasparri o la legge Cirami: qui si è voluta colpire la coscienza individuale, il rapporto tra sfera privata e pubblica, la soggettività. è una profonda ferita inferta alle donne. Ed ecco che hanno risposto al mio appello giuriste, filosofe, psicoanaliste, mediche, femministe storiche e giovani donne impegnate nel sociale, genetiste, letterate, bioetiche, religiose. GRAZIE A VOI TUTTE. Inoltre un grazie particolare a Rosaria Guacci che mi ha sostenuta con il suo aiuto colto e prezioso e a Roberta Dameno per i contatti resi possibili." Cristina Luppoli Dalai


Quarta di copertina

La legge sulla procreazione assistita è una brutta pagina del nostro Paese, punisce le donne, offende il desiderio di maternità e paternità, umilia la ricerca e la deontologia medica, ostacola la scoperta di cure per malattie oggi inguaribili. Ferisce il principio di laicità dello Stato...

In un certo senso lo Stato autorizza il suo braccio temporale a introdursi nei recessi più segreti dell'identità femminile e di coppia, quelli connessi alla procreazione. In proposito non si conoscono precedenti nella nostra storia...

La possibilità di separare fin dal concepimento il figlio dalla madre, sia pure sotto il profilo della legge, significa introdurre nell'inquietante indistinzione originaria lo sguardo vigilante di un terzo, quel "curator ventris" che inaugura in modo più visibile di quanto sia stato fino a oggi il controllo della sfera pubblica sulla fertilità femminile...

La nuova legge proibisce il ricorso alle tecniche che utilizzano gameti di donatore: saranno circa diecimila le coppie costrette a recarsi all'estero o a rivolgersi a un mercato clandestino che, data la relativa semplicità delle procedure, non tarderà a diffondersi a discapito di tutte le misure di tutela della salute delle donne...

Il legislatore, non a caso culturalmente e/o fisicamente maschio eterosessuale cattolico, nel determinare i criteri di accesso alla fecondazione assistita, delegittima le famiglie in cui una delle due parti della coppia non è fertile, quelle non unite da un vincolo matrimoniale, quelle formate da individui dello stesso sesso, quelle portatrici di malattie genetiche o HIV: in Italia queste persone esistono e sono una parte consistente di cittadine e cittadini privati così del diritto di essere rappresentati...

La pressione sociale, le regole del mercato (di cui sanità e biotecnologie fanno parte) e i modelli di consumo del mondo occidentale sono strumenti abbastanza potenti da mettere a serio rischio un'autentica espressione dell'autonomia femminile...

Con la sua insistenza sulla necessità della presenza di una coppia eterosessuale stabile e sulla consanguineità questa legge conferma e insieme aggiorna, restringendolo, il codice napoleonico, retrocedendo rispetto al diritto di famiglia del 1975...

È una legge partorita da un parlamento maschile, da un logos maschile, purtroppo drammaticamente sordo, o ignorante, delle analisi fatte dalle donne sulla complessità e peculiarità del rapporto madre-figlio nella generazione, sull'inapplicabilità di uno schema piattamente egualitario nel rapporto generativo, sui principi di autodeterminazione e responsabilità femminile

Il legislatore italiano infrange pericolosamente il principio cardine, non solo della nostra Costituzione ma di tutte le Carte costituzionali di quei Paesi che si definiscono democratici, principio in base al quale la libertà di ciascun individuo ha un solo limite, vale a dire il rispetto dell'altrui libertà e la garanzia degli altrui diritti...

Oltre un miliardo di portatrici di talassemia e in età fertile avranno come unica possibilità quella di ricorrere a ripetuti aborti o di andare a proprie spese in uno qualsiasi dei Paesi europiei, dove questa metodica riceve grandi apprezzamenti...

Indice

Tecniche e norme per liberarsi della madre di Maria Luisa Boccia

L'omicidio della politica di Beatrice Busi

Le tecniche di procreazione assistita: cosa accadrà con la nuova legge di Elisabetta Chelo

Il desiderio, il potere, il dovere di dare la vita di Eleonora Cirant

Narrative del nuovo millennio di Anna Maria Crispino

Legge sulla procreazione medicalmente assistita: "una legge manifesto" di Roberta Dameno

Il corpo dominato e la personificazione dell'embrione: una prospettiva storica di Nadia Maria Filippini

Un pensiero psicologico in tema di procreazione medicalmente assistita di Ida Finzi

Donne, geni, ricerca di Maddalena Gasparini e Anna Rollier

Regole e corpi di donne di Bianca La Monica

La costruzione sociale del corpo femminile di Lia Lombardi e Franca Pizzini

Una cattiva legge cattiva di Maria Rosaria Marella e Maria (Milli) Virgilio

I mostri non promettono niente di nuovo di Lea Melandri

La bussola della laicità di Barbara Pollastrini

La procreazione medicalmente assistita. Una legge contro la donna di Giovanna Pons

Ma che razza di famiglia è? Uteri che camminano, padri padroni, embrioni contro bambini di Chiara Saraceno

Il Movimento del NO alla legge, un'occasione da non perdere di Monica Soldano

Sviluppo biotecnologico e dibattito "bioetico". Alcune considerazioni di Monica Toraldo di Francia

Il desiderio procreativo tra libertà e responsabilità di Silvia Vegetti Finzi

Indicibile alla legge
di Tiziana Vettor

Legge 19 febbraio 2004, n. 40

Manifesto "No alla legge 40/2004"

Bibliografia

AA.VV.
Un'appropriazione indebita. L'uso del corpo della donna nella nuova legge sulla procreazione medicalmente assistita
Baldini Castoldi Dalai Editore , 2004
pag. 360