Viaggio sciamanico in Italia

di Giusi Di Crescenzo


Cappella di Santa Gemma, Goriano Sicoli. Foto di Vicki Noble

Il viaggio in Italia di Vicki Noble quest'anno (maggio 2009) è iniziato sotto gli eccellenti auspici di una luna in  Scorpione, segno della trasformazione profonda e misteriosa della vita.
La "trasformazione": è il tema sempre al centro delle sue riflessioni e del suo lavoro con le donne. Un lavoro di riappropriazione del femminino e di riscoperta e disvelamento di un lungo pezzo della storia dell'umanità, assente dai libri e cancellata dalla memoria: i 25.000 anni di civiltà matrilineare caratterizzati dalla centralità delle divinità femminili..
"Riprendere davvero possesso di sé e stabilire in sé il proprio centro....un'impresa monumentale che richiede anni  di lavoro difficile e attento. E' il lavoro che chiamo sciamanismo femminile". Così Vicki Noble in apertura del suo testo "Il risveglio della dea", testo ripubblicato recentemente dalla casa editrice TEA, mentre "Madrepace: una via alla Dea attraverso mito arte e tarocchi" è appena stato pubblicato dalla casa editrice torinese Psiche2.

Sono ormai quattro anni consecutivi che Vicki Noble viene in Italia a tenere I suoi seminari e sempre più ampia è la rete di donne, per lo più trenta-quarantenni, che ogni anno prende parte ai suoi lavori e che per il resto dell’anno rimane in contatto su una mailing list e attraverso incontri autogestiti. Scherzando – ma chissà se solo per scherzo – l’anno scorso Vicki Noble in un seminario a Pescara disse che di questo “movimento” sarebbe bene non parlare troppo, per non suscitare reazioni negative nel patriarcato.
Quest'anno Vicki Noble è venuta in Italia anche per assistere in Abruzzo ad alcune delle feste popolari che ancora lasciano intravedere  in forme molto interessanti, i segni e i significati di culture pre-patriarcali. In particolare la sua curiosità è andata alle feste che si svolgono i primi di maggio - a Cocullo e a Pretoro - durante le quali vengono portati in processione i serpenti appena usciti dal letargo  e proprio al "Potere del Serpente" è stato  dedicato il primo dei seminari  che ha tenuto nel mese di maggio, organizzato dall'Associazione Avalon di Pescara. Al di là dell'appropriazione iconografica fatta dalla cultura patriarcale -  simbolo negativo del femminile, simbolo medico della guarigione -  il serpente è fin dai tempi delle società matrilineari l’emblema della trasformazione profonda. La potenza del serpente per la cultura femminile sta nell’essere simbolo dell'energia del corpo, fisica e sessuale, che ci collega all'energia cosmica. I cicli di vita del serpente sono il segno della trasformazione-guarigione ed emblema del potenziale di trasformazione sia sul piano fisico che psichico delle donne. Dice Vicki Noble: "Il potere del serpente è legato alla parola trance che ahimè  non ha una traduzione in italiano ma è l'esperienza fondamentale dell'esistenza che più somiglia alla morte.  D'inverno le  energie del serpente si abbassano, va in letargo,  poi in primavera rinasce  trasformato e rinnovato." 
 E' il simbolo della donna-shakti:  "L'energia esigente della Dea della Morte, colei che distrugge il vecchio per fare posto al nuovo, preme attraverso noi donne per operare la guarigione e il riallineamento con la natura..." Perchè proprio le donne? "Potrebbe dipendere dall'imperativo biologico dei cicli ormonali e istintuali che ci legano irrevocabilmente alla terra....Dentro di sé la donna muore ogni mese. Possiamo anche non percepire consciamente le mestruazioni come una sorta di morte sciamanica e una rinascita che si ripetono ogni mese ma il nostro corpo le conosce come tali. Ogni volta che l'utero rinnova la mucosa , come il serpente la pelle noi veniamo letteralmente liberate dal passato, da ciò che avrebbe potuto essere e proiettate nel futuro...Possiamo diventare molto abili a lasciare il vecchio ancor prima di avere percepito il nuovo a livello conscio, confidando nel ritorno ciclico che si ripresenta sempre."
Questa energia è il più femminile dei talenti , tanto forte che prenderne consapevolezza a volte spaventa : la sua realtà è stata così sapientemente negata, azzerata, rimossa, stravolta dal patriarcato che solo l'idea che possa esistere e ripresentarsi spaventa noi e spaventa il mondo che ci circonda. Kundalini è il suo nome nelle tradizioni sciamaniche basate sulla pratica dello yoga.  Confesso che non aver potuto vivere il mio periodo di vita feconda alla luce  di questa consapevolezza è forse l'unico rimpianto vero della mia vita e spero che essa sia invece  fonte di forza autentica per tutte quelle donne molto più giovani di me che oggi ne hanno l'opportunità. 
Durante l'incontro sul "Potere del serpente", a Vicki che  sottolineava l'urgenza per ciascuna donna di lasciare risorgere questa energia che ci ricollega alla Madre Terra, che ci permette di fare esperienza di una sessualità autentica anziché quella a cui il patriarcato ci ha relegate; e attraverso la quale passa la nostra possibilità di guarire noi stesse e chi ci sta intorno, diverse donne hanno chiesto: "Ma quando riusciamo a sentirla dentro di noi,  come facciamo a controllarla ? " "Non c'è nulla da controllare  - ha risposto Vicki Noble con un certo stupore - ma qualcosa da lasciar agire, attraverso di noi senza domandarci : What if...ma  cosa succederà se...? Se il mondo intorno se ne accorge, mi amerà ancora qualcuno?"
Il cammino delle donne  è, per Vicki Noble, "riprendere ciò che ci è stato portato via da dentro ... la sapienza istintiva che ci apparteneva per diritto ereditario biologico ... non si tratta di ritornare al passato ma di risvegliare l'autorità necessaria per agire secondo ciò che i nostri corpi sanno essere la verità".

Sostiene che "per fare opera di guarigione non serve fare qualcosa di particolare, serve solo imporre le mani, lasciare che la nostra energia agisca". Qualcosa dentro di me fa fatica ad  aderire a quelle parole ma poi rileggo l'sms dell'amica che  venne all'incontro con Vicki Noble l'anno scorso e accettò la seduta di guarigione - non per convinzione - ma con l'abbandono e la fiducia che possono nascere dalla stima e dall'affetto fra donne: "grazie per la giornata di ieri è il più bel regalo che abbia mai ricevuto". Era il cerchio di donne che aveva  con la sua energia  reso possibile il dimenticato piacere di comunicare magicamente forza, bellezza e benessere.
E quella magia, secondo Vicki Noble, rende possibile  "fidarsi della Dea" , ossia fidarsi della riscoperta della propria forza interna e rigenerarsi. Ciò che la guaritrice americana chiama "auto-genesi" : cioè agire dall'interno di se stesse con pratiche sciamaniche femminili che risvegliano istinti e impulsi naturali. E’ un insegnamento che mira a trasferire nella dimensione culturale delle donne occidentali quegli approcci alla realtà che appartengono ad altre culture in cui è normale "il contatto con il mondo invisibile che si trova vicino e dietro il mondo reale...Io so che siamo capaci di sentire con il corpo , di percepire con l' occhio della psiche, e di conoscere con una chiarezza sacra che non ha bisogno di prove scientifiche. Siamo soltanto molto fuori allenamento. Il compito di tornare ad essere in contatto con noi stesse non è facile e non abbiamo molto tempo." "Ma siamo anche in un momento in cui molti percepiscono che dobbiamo trasformare il nostro paradigma di vita".
Cita Riane Eisler e il suo “Il calice e la spada”,  invitando a riflettere sulla opportunità che ci è data di considerare questo periodo di caos una occasione di creatività e per fare qualcosa di diverso: “Prendete un break da tutto ciò che è ordinario…e abitudinario...svegliatevi e tornate al giardino dove è centrale la coscienza femminile e possiamo ascoltare la Terra quando parla."

Campbell - Eisler - Gimbutas - Musès
I nomi della Dea. Il femminile nella divinità
Astrolabio Edizioni  12 euro

Riane Eisler
Il Calice e la Spada
Frassinelli 17 euro

Vicki Noble
Il Risveglio della Dea. Il potere sciamanico delle donne. La via femminile alla guarigione
Tea libri  10 euro

Vicki Noble
La Dea Doppia
Venexia Edizioni  19 euro

Vicki Noble  e Karen Vogel
Madrepace. Una via alla Dea attraverso il mito l’arte e i tarocchi
Psiche2  25 euro

 

Giusi Di Crescenzo è giornalista, ha lavorato alla Rai ed è stata docente d’inglese. Vive a Pescara dove ha fondato Il Centro di Cultura delle donne “Margaret Fuller”. Ama andare a cavallo, meditare, condividere con le amiche esperienze di vita e di guarigione. Partecipa ai seminari di Vicki Noble in Italia.

L’articolo qui riprodotto è apparso su Leggendaria n. 77-78, novembre 2009

   

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