SEMINARI
IL CORPO E LA POLIS
IL PROTAGONISMO DEL CORPO NELLO SPAZIO PUBBLICO

PROGRAMMA 2009-2010


DOCUMENTI DEI SEMINARI






Artemisia Gentileschi


I seminario - sabato 24 ottobre 2009 ore 14.30-18.30

Dalla femminilizzazione dello spazio pubblico 
a una città di uomini e donne


Conduttrici: Maria Grazia Campari, Lea Melandri

Questo seminario porterà avanti la ricerca del gruppo ‘donne e politica’ che si vede da più di un anno e che negli ultimi incontri ha deciso di focalizzare l'attenzione sui legami sempre più stretti tra famiglia – lavoro – ambiente - rapporto tra culture diverse, il che, detto altrimenti potrebbe anche essere formulato come la necessità di esplicitare i nessi tra sessismo, organizzazione capitalistica del lavoro, xenofobia, modello di sviluppo, devastazione ambientale e così via.  E' un quadro ampio e complesso di problemi, che  oggi si tengono insieme, sia perché sono caduti i confini tra sfera privata e sfera pubblica, tra persona e società, sessualità e economia/politica, sia perché siamo di fronte a un cambiamento significativo della presenza femminile nello spazio pubblico. Si è pensato che potrebbe essere proprio la 'femminilizzazione' (in modi tradizionali, tipo i servizi, o nuovi come la femminilizzazione del lavoro, dei movimenti e dell'azione sociale, ecc.) a fare da filo conduttore nel rintracciare i legami tra casa e pòlis, lavoro di cura e lavoro extradomestico, insignificanza del pensiero femminile e valorizzazione delle donne come 'risorsa' di un sistema costruito in loro assenza. In particolare, nell'ultimo incontro, si è rilevata una evidente contraddizione nel fatto che a questa più estesa presenza non corrisponde una maggiore e più estesa conflittualità tra i sessi. Anzi, diciamo pure che questo ingresso nello spazio pubblico non sembra accompagnato dalla consapevolezza di quanto esso sia segnato dal dominio storico dell'uomo, di quali adattamenti e ostacoli comporti per chi il sesso che ne è stato escluso da secoli.
Un gruppo di donne, di età e storie diverse, si interroga sui temi sopra indicati a partire dalla propria esperienza quotidiana, per cercare insieme di prefigurare un'alternativa, un diverso modello di sviluppo e di convivenza tra i sessi e le culture.

Floriana Lipparini, che ha posto fin dall’inizio degli incontri del gruppo ‘donne e politica’ l’attenzione sullo spazio pubblico e sui cambiamenti che oggi lo attraversano, scrive:“La riflessione nata dagli ultimi scambi verbali e scritti avuti nel gruppo ci ha portato a focalizzare un progetto/proposta che rispecchia l’intreccio dei nostri interessi, dei nostri disagi ma soprattutto dei nostri desideri rispetto a una polis in cui non possiamo riconoscerci perché il nodo continuamente irrisolto, attorno a cui si dipanano le questioni-chiave del nostro tempo, è sempre quello del rapporto diseguale fra i sessi. La violenza sessista, l’attacco alla laicità, i drammi del lavoro, i problemi ambientali, l’esclusione di fasce sempre più ampie di persone, le difficoltà dei nuovi tipi di famiglia e di convivenza, la presenza di altre culture, l’assenza di servizi sociali, la solitudine di giovani e anziani… Non è facile trovare il punto debole da cui iniziare a decostruire questo modello di sviluppo predatorio e antifemminile, per immaginare invece un altro modello di città-società dove le donne abbiano piena cittadinanza e ogni aspetto della realtà porti concretamente il segno del loro esserci. Forse occorre iniziare da alcune domande, semplici ma essenziali. Come vivono oggi le donne in questo tipo di città? Quali sentimenti, quali emozioni, quali pensieri nutrono? Come affrontano i problemi, a cosa rinunciano, e soprattutto cosa invece vorrebbero? Quale altra città sognano? Dentro di noi sappiamo che il pensiero delle femministe ha già in parte prefigurato l’embrione di un modello di società diversa, nuove forme di relazione e di convivenza, altre modalità di lavoro, un diverso approccio alle risorse e al territorio. Ma quello che ora ci manca è l’interrogazione di noi stesse e delle altre, del nostro e del loro attuale vissuto. Nulla può sostituire la verifica dell’esperienza e dell’autonarrazione. Nella città invisibile, per fortuna, già si muovono micro-esperienze e progetti alternativi, serbatoi di innovazione e speranza che è importante indagare”.
In sintesi, il lavoro che il gruppo si propone per il prossimo anno, ma già a partire dall’autunno 2009, è di analizzare i cambiamenti che stanno avvenendo nella pòlis, come conseguenza dello spostamento dei confini tra sfera privata e sfera pubblica,  della ‘femminilizzazione’ del lavoro, della politica, dei consumi, dei media e dell’industria dello spettacolo; capire come si collocano oggi le donne reali in un contesto che le vede presenti essenzialmente attraverso quelle che è stato il loro ruolo tradizionale, le loro ‘potenti attrattive’ -la maternità e la seduzione-, e che lasciando inalterata la loro funzione riproduttiva, le costringe all’impossibile ‘conciliazione’ di lavoro di cura e lavoro extradomestico; provare a immaginare altre forme di sviluppo e di convivenza, a partire  dalla mappatura di esperienze alternative che già esistono nell’ambiente in cui si vive.
Per fare questo è necessario uscire dal cerchio ristretto delle partecipanti al gruppo, sollecitare incontri con altre donne, servendosi di quella che abbiamo chiamato auto-inchiesta, o auto-narrazione, interrogazione del ‘vissuto’ delle donne, prese tra famiglia e lavoro, casa e città, in modo da creare nuove e continuative relazioni. Ognuna potrà scegliere gli ambiti che preferisce, sulla base della sua quotidianità e dei suoi interessi. Il materiale raccolto, pur non avendo pretese di ‘scientificità’ sociologica, avrà comunque il valore di una ‘esemplificazione’ che permette a molte di riconoscersi, rendersi consapevoli di una condizione comune, immaginare forme di solidarietà e di autonomia dai modelli imposti da una società costruita ‘in assenza delle donne’.

 

II seminario - 30 gennaio 2010 ore 14.30-18.30

CORPI E LAVORO

Conduttrici: Judith Revel e Cristina Morini

Facendo seguito al seminario dello scorso anno, corpi e lavoro, per questa stagione ci proponiamo una riflessione sulla questione della mancanza di misura (dismisura), in termini salariali e in termini di tempo, del lavoro contemporaneo, su modello del lavoro di cura. In particolare, intendiamo affrontare il tema del “bilancio di genere”, a partire dalla ricchezza prodotta dalle donne e non retribuita, per mettere a tema la questione del valore, ritenendo il lavoro di riproduzione elemento prototipico del presente in quanto non direttamente immerso nella dimensione capitalistica dello scambio monetario, ovvero fuori dalla dimensione convenzionale del valore, dentro un contesto compiutamente biopolitico. Si riprende, con ciò, il concetto dell’ingresso conclamato in un’economia del lavoro a domicilio, che si va estendendo, così come si va sempre più diffondendo l’idea che il lavoro possa essere gratuito (basti pensare al meccanismo degli stage o alle retribuzioni “simboliche” dei giornali e dell’università, nella moda, nello spettacolo). Ciò si traduce, in concreto, nella possibilità di essere usati come forza lavoro di riserva, più servi che lavoratori, soggetti a tempi di lavoro pagati e non pagati che ignorano l’orario pattuito, come è esperienza storica del lavoro di cura delle donne. Ciò implica un processo di dequalificazione su larga scala. Tale analisi comporta, evidentemente, un focus sugli strumenti a disposizione per immaginare una soluzione a tale deriva, con particolare riferimento al reddito di esistenza (bioreddito).

 

III seminario - 26 FEBBRAIO 2010 ore 18

IL PENSIERO E LA CAREZZA
Per una storia e una pratica di corpi sessuati in educazione


Conducono: Ivano Gamelli, Barbara Mapelli

Fin dalle prime relazioni di cura, siamo/siamo stati immersi in una cultura che tende, seppur con sensibili variazioni storiche, a proporci una dicotomia corpo/mente, segnata dal genere, che assegna ruoli, compiti e funzioni. L’incontro prevede due brevi relazioni iniziali che propongono le storie dell’educazione dei corpi femminili e maschili in particolari contesti, epoche e civiltà; in seguito un’attività laboratoriale che ricostruisca, attraverso la collaborazione e le esperienze biografiche di tutte le/i presenti, situazioni di scoperta, apprendimento, pratiche e lavori educativi con il corpo.


IV seminario - 27 MARZO 2010
ore 14.30 - 18.30

IL LAVORO DOMESTICO E DI CURA NON PAGATO,
UNA SFIDA POLITICA E TEORICA SEMPRE PIÙ ATTUALE

Conduce: Antonella Picchio

Introduzione
Dossier Donne e lavoro

 

 



V seminario - 20 maggio 2010 ore 20


 La rappresentazione del corpo nello spazio pubblico
 Dalla mitologia all'auto-rappresentazione artistica delle donne


Conduttrici: Maria Nadotti e Anita Sonego

La legge del mercato capitalistico ci propone la reificazione sempre più selvaggia dei corpi, la loro riduzione a merce, la loro assoluta spendibilità.
La pubblicità, che del sistema economico in cui viviamo è funzione e strumento, ci propone corpi (per lo più femminili) irreali, digitalizzati, trattati, manipolati, di carta e plastica, il cui scopo è farci sognare, desiderare, consumare, cancellando la realtà.

Hannah Arendt ha scritto: «Il soggetto ideale del regno totalitario non è il nazista convinto... ma l’uomo per il quale la distinzione tra fatto e fiction e tra vero e falso non esiste più». E ancora: «Una delle principali caratteristiche delle masse moderne è che non credono più a niente di visibile, alla realtà della loro stessa esperienza; esse non si fidano più né dei loro occhi né delle loro orecchie».

A partire dall’analisi di alcuni materiali iconografici (come ci rappresentano e come ci rappresentiamo a noi stesse), e tenendo come pensiero guida le osservazioni di Arendt, proveremo a distinguere tra corpi ‘reali’ e percezione/esperienza che ne abbiamo, corpi ‘reificati’ e corpi ‘irreali’. Poiché viviamo in regime di corti circuiti continui, si tratterà di capire come i ‘racconti’ cui viene piegato il corpo agiscano sulla nostra conoscenza di noi e sulla nostra capacità di elaborare narrazioni diverse.

 

Gli incontri si terranno con cadenza mensile nella sede della Associazione
Corso di Porta Nuova 32 – Milano -

(MM2 Moscova, MM3 Turati)

I seminari sono gratuiti e aperti a tutti

 

2-12-2009

Dossier Seminari 2008/2009

 

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