Registrazioni audio sabato 5 maggio - ore 14.30 Interventi
Partire dal corpo
sabato 5 maggio - ore 14.30 Partire dal corpo. Saranno presenti le curatrici Laura Gambi scrittrice (Cooperativa Libra e Associazione FMP); Maria Paola Patuelli docente di Storia e Filosofia (Associazione FMP); Serena Simoni docente di Storia dell’arte (Associazione FMP); Cinzia Spaolonzi educatrice (Associazione FMP). Il libro è frutto di un ciclo di seminari tenuti a Ravenna e fa parte della collana SESSISMOERAZZISMO, Edizioni Ediesse, Roma, curata da Isabella Peretti, Ambra Pirri, Stefania Vulterini e Lea Melandri, che hanno garantito la loro presenza. Il corpo: presenze e assenze nei femminismi del passaggio di secolo. Il corpo vissuto delle donne e il corpo amministrato dalla medicina. Scienza, biotecnologie e corpo. Il corpo nell’arte contemporanea. Il corpo e la legge. Femminile e maschile fra ’800 e ’900. I sessi sono cinque, almeno. La scissione originaria: maschile e femminile, pensiero e corpo. Il volume, realizzato in collaborazione con l’Associazione Femminile Maschile Plurale, conserva e presenta la sintesi di un esperimento inusuale: possono, donne e uomini, darsi uno spazio circoscritto ma pubblico – quindi politico – in cui ragionare di politica con metodo discorsivo e dialogico, partendo dal corpo e mettendo «in questione» stereotipi e sessismi? Per quanto sia una pratica ancora rara, questo libro testimonia che ciò è possibile, viaggiando fra storia, filosofia, antropologia, politica e scienza. Testimoni di saperi disciplinari specifici, femministe, donne e uomini di quotidiana «passione politica », e uomini della Associazione Maschile Plurale, hanno dato vita a un laboratorio che ha scandito – in due fasi successive, attraverso dialoghi intensi e periodici – un’accademia non platonica, mettendo al centro il corpo. Possono, donne e uomini, che la storia ha diviso in ruoli separati e spesso ostili, fra corpi negati, posseduti, «silenziati» – ma oggi frequentemente visibili in inedite e inaudite pratiche performative, spesso fondate su nuovi stereotipi sessisti – ritrovarsi in uno spazio comune, relazionale e discorsivo? Sì. È possibile dare vita a nuove pratiche che potrebbero essere «fondative» di un’altra idea – di nuovo non platonica – di città, fatta di corpi mai solo naturali, mai solo culturali, che sono politici se parlanti, nella convinzione che le pluralità di genere, politiche e sessuate, potrebbero essere il tessuto di cui è fatta la nuova polis. È possibile perché ne abbiamo fatto esperienza e di questa il libro dà testimonianza. Partire dal corpo. Laboratorio politico di donne e uomini
Registrazioni audio 4° seminario relazioni di Costanza Panella (Legambiente), Paola Marciani (Università degli Studi di Milano), Chiara Pirovano (WWF) per approfondire: Prevenzione primaria per tutelare la vita: non c’è più tempo da perdere!
La rivoluzione possibile Video del Convegno Prima parte Video del Convegno Seconda parte Interventi Nodi problematici sulla cura La flessibilità dei tempi a vantaggio di chi lavora Pensare la cura La rivoluzione possibile Cura e lavoro: quale pratica politica Cambiare la cura Intervista a Antonella Picchio
PROGRAMMA Il lavoro di cura come destino obbligato delle donne non è più l'esperienza corrente, anche se non nello stesso momento in tutte le parti del mondo. Eppure è una prospettiva di trasformazione per tutte. E tutti. Salone dell'Unione Femminile
saranno disponibili i libri Pensare la cura, curare il pensiero
2° seminario Conduce Elisa Giomi Angeli biondi, single esuberanti e ragazze normali In questo intervento commento i dati prodotti nel corso di una ricerca, tutt’ora in svolgimento, dedicata alla rappresentazione degli omicidi di donne nelle edizioni serali dei principali telegiornali italiani (i tre Rai e i tre Mediaset). L’analisi si è per adesso concentrata sul 2006, quando si è registrato l’inizio di un crescente allarme sociale per l’integrità fisica e sessuale delle donne. Sostengo che la violenza contro le donne sia stata narrata, nella cronaca dei TG, in forme quantitative e qualitative tali da alimentare la retorica anti-immigrazione, contribuire alla tematizzazione e rilevanza della sicurezza nell’agenda della politica e dell’opinione pubblica, favorire risposte di tipo emergenziale e repressivo. Illustro come la costruzione di autori e vittime “ideali”, parte integrante nella fabbricazione di questo fenomeno di ‘panico morale’, produca l’ulteriore effetto collaterale di rafforzare, attraverso processi di stigmatizzazione o legittimazione sociale, l’immaginario sessuale dominante e le costruzioni normative del femminile. Interviene Luisa Pronzato Redattrice del Blog 27esima ora Corriere della Sera
1° seminario Lo spazio pubblico si maternalizza ? Conducono: Maria Nadotti
A proposito di tutte queste madri e Luisa Pogliana Codice erotico e codice materno
|