Quando la differenza si mette in gioco

di Anita Sonego

“Deve essere letto da tutte le persone che sono indecise se votare o meno, da quelle (e sono tante) che pensano che le parlamentari  della sinistra hanno fatto come tutti gli altri - cioè quasi nulla- uniformandosi, nel migliore dei casi, ai dettami del partito”. Questo ho detto a Giovanna Capelli che mi aveva da poco regalato un libricino : Differenza in gioco a cura del Coordinamento delle parlamentari di Rifondazione Comunista/ Sinistra Europea.

Sì, perché pur essendo stata vicina al lavoro delle nostre “elette” in quanto legata da profondi rapporti di amicizia e stima soprattutto con Maria Luisa Boccia ed Elettra Deiana oltre che con Imma Barbarossa animatrice del Forum delle Donne e Bianca Pomeranzi della Rete Femminista, non avevo minimamente l’idea della mole di lavoro fatto da senatrici e deputate quale si evidenzia da questo libro e nemmeno della forza delle loro reciproche relazioni.

E’ indicativo che venga da un gruppo di femministe la prima comunicazione, puntuale ed appassionata, della propria esperienza all’interno dei luoghi più “alti” delle istituzioni della rappresentanza. Forse solo le donne, con la consapevolezza della loro storia e con la lunga pratica della relazione vicendevole, hanno potuto considerare un atto politico il comunicare a noi cittadine/i la propria esperienza non solo istituzionale ma anche di vita. Le emozioni, le alienazioni,  i guadagni (pochi) e gli scacchi (molti).
E così scopriamo che le nostre attese di cambiamento erano anche le loro e ci interroghiamo sull’energia che le ha fatte reggere il “sovversivismo delle classi dirigenti” o “ la condivisione tra maschi di riti e linguaggi fatti di un mix di procedure e risse”.

Isabella Peretti, ideatrice e coordinatrice di questa pubblicazione, fa una rassegna del lavoro svolto dal Coordinamento delle parlamentari: innanzitutto l’individuazione “dei nodi più significativi sui quali la reazione patriarcale andava rovesciata: dalla legge 40 al decreto espulsioni alle unioni civili”. Ma la il lavoro e l’impegno si sono sviluppati anche sulla Legge Finanziaria e, per affrontarla con un taglio specifico, è stato promosso un incontro di riflessione “Dalle finanze alla vita” che ha visto la presenza, tra gli altri, dell’econonomista Antonella Picchio storica femminista.

E di seguito si trovano tutte le proposte di legge presentate dalle parlamentari: dal riconoscimento giuridico delle diverse forme di convivenza, all’ eliminazione di ogni discriminazione basata sul sesso nelle scelte del cognome familiare, al testamento biologico.
Elettra Deiana esemplifica come il linguaggio maschilista oscuri la realtà fino a far diventare “effetti collaterali” le uccisioni di civili inermi e “missioni” le guerre.
E sul linguaggio usato nelle aule parlamentari testimoniano molte deputate e senatrici : “Un mondo di uomini…Un mondo fatto dall’arte di usare le  parole come prolungamento fallico e autorappresentazione”. “Montecitorio non è un buon posto per lavorare - scrive Sabina Siniscalchi-
vi si dicono troppe parole inutili”.

Olimpia Vano ci racconta come nell’aula del parlamento “spesso la politica ha assunto le forme moderne di un volgare avanspettacolo”
In queste testimonianze di verità si confessa la fatica del vivere in luoghi lontani dalle pratiche politiche di tutti i giorni e si critica anche  la timidezza della dirigenza del gruppo parlamentare  “nell’esigere dalla maggioranza l’assunzione delle nostre priorità”. Qualcuna, con estremo
coraggio parla addirittura di “grande fallimento della nostra vicenda parlamentare”. E queste affermazioni , che si sentono addolorate, sono davvero nel segno di una estrema coerenza col proprio pensiero.
Sì, una vicenda politica può essere valutata anche come sconfitta ma è assolutamente rilevante come questa sensazione di difficoltà e addirittura di fallimento, non impedisca di trovare gli aspetti positivi e costruttivi di un’esperienza.

Tutte individuano il guadagno nelle relazioni tra donne avviate e sostenute. “L’esperienza istituzionale dà la possibilità di guardare ai processi da un altro punto di vista” sì ma il Coordinamento delle parlamentari è individuato come ” il luogo non formale in cui confrontarsi e fare sintesi sulle tematiche più sensibili: violenza, legge 40, la 194, diritti civili, tutela dei minori, lavoro, sanità, famiglia, pace, mettendo a valore il nostro punto di vista differente”.

La costruzione di relazioni politiche tra donne si è espressa come aiuto vicendevole “quando ci si trovava a parlare in aule vuote e disinteressate o in aule piene e un po’ estraniate” ma anche nella individuazione di coordinate su cui spostare l’ordine del discorso come quella del liberismo familistico, della omologazione di ogni servizio od ente pubblico alla logica dell’impresa per finire alla bizzarra esaltazione di un presunto “ordine naturale” difeso sotto i dettami clericali.

Una sorpresa questo Differenza in gioco da leggere come una appassionane vicenda tra il romanzo poliziesco e un diario od epistolario di esperienze e sentimenti. Un utilissimo strumento di “propaganda” politica di quella politica che le donne - che hanno imparato a conoscersi, a darsi forza a guardare al mondo partendo dalla loro vita- continuano pervicacemente non solo a sognare ma anche a costruire, smontare, rivedere con la consapevolezza che la polis senza la parola, il pensiero e il cuore delle donne sarà sempre monca, alienata e distante come quella che abbiamo conosciuto.


Coordinamento delle parlamentari di Rc/Se
Differenza in gioco in un gioco troppo breve
Roma, 2008

 

articoli di parlamentari citate:

Imma Barbarossa

L’asimmetria della libertà femminile rispetto al patriarcato
La libertà femminile non si esporta
Per una politica di donne e uomini che rifiuti come misura di sé la suggestione del sacro

di Elettra Deiana e Imma Barbarossa

Maria Luisa Boccia

La cosa rossa è una cosa di uomini. Almeno per ora
Intervista di Daniela Preziosi a Maria Luisa Boccia
Una democrazia per due: primi risultati
Il nodo dell’autorità politica femminile
Maria Luisa Boccia e Elettra Deiana sul separatismo
Ma la soluzione non è penale
Intervista di Ida Dominijanni a Maria Luisa Boccia
Disegno di legge sulle unioni civili
di Maria Luisa Boccia e altri/e senatori
Non solo referendum
di Maria Luisa Boccia e Grazia Zuffa

Elettra Deiana

La crociata del Vaticano: imporre la sua verità, nient’altro che la sua
Dobbiamo ringraziare le donne di Milano: hanno ripreso la parola
La sfida della libertà delle donne nella globalizzazione
Maria Luisa Boccia e Elettra Deiana sul separatismo
Sì l’unica parola che conta è quella della donna
Possibile vademecum femminista
proposto da Elettra Deiana, Francesca Foti, Betta Piccolotti,  Linda Santilli
Per una politica di donne e uomini che rifiuti come misura di sé la suggestione del sacro
di Elettra Deiana e Imma Barbarossa

Isabella Peretti

Per un no allo stravolgimento della Costituzione
di Maria Luisa Boccia, Cecilia D’Elia, Isabella Peretti, Tamar Pitch, Grazia Zuffa

Antonella Picchio

Quel conflitto capitale-lavoro che unisce sinistre e femminismo

Bianca Pomeranzi

Politica e rappresentanza, se non cambiano esodo di noi tutte
Violenza, femminismo e convivenza
14 gennaio, dopo le piazze ancora in cammino
Usciamo dal silenzio”. Ed è già politica
Riparte il confronto. A vantaggio delle più giovani
E SE IL PROBLEMA FOSSE …
All'ultimo respiro

16-04-2008

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